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 2025  marzo 24 Lunedì calendario

Raccontastorie, il gioco più venduto su Amazon è veneto: «L’idea è nata quando siamo diventati papà, favorisce lo sviluppo cognitivo»

I soci diventano papà e la loro piccola startup trevigiana arriva a «battere» colossi come Lego e Mattel. Tutto grazie all’invenzione del Raccontastorie, il giocattolo per l’infanzia che a fine 2024 è stato al primo posto nella classifica dei giochi venduti da Amazon per la fascia 0-6 anni. Il Raccontastorie è interattivo ma è senza schermi, usa la tecnologia ma applicata alla tradizione delle favole: per ogni personaggio che si appoggia alla «scatola magica» parte un racconto diverso. Da Pinocchio a Cappuccetto Rosso, dai nuovi idoli dei piccoli Peppa Pig, Masha & Orso, Paw Patrol, ai personaggi che riproducono canzoni e ninne nanne, il catalogo offre 100 storie diverse.
L’idea
È stata la nascita dei figli a ispirare Matteo Fabbrini – già ceo e founder di Maikii – a creare Faba e ideare il Raccontastorie: «Io e i miei soci stavamo diventando genitori, volevamo creare qualcosa di buono per le nuove generazioni».
Favorisce lo sviluppo cognitivo
Faba è nata a Treviso nel 2021 come realtà interna a Maikii, azienda che dal 2008 opera nel mercato di prodotti e accessori tech, e con l’idea del Raccontastorie ha raggiunto i 10 milioni di euro di fatturato a fine 2024.
In una società che non stacca gli occhi da qualsiasi display, l’assenza di schermi è stato uno dei punti di forza del Raccontastorie: secondo un’indagine svolta dal Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università degli studi di Trieste favorirebbe lo sviluppo di abilità cognitive e il linguaggio dei bambini. «È il nostro obiettivo – spiega Fabbrini – sviluppare sempre nuovi prodotti, che costituiscano un’opzione valida per i genitori che non vogliono mettere i propri figli davanti agli schermi».
Il futuro dell’azienda
Per il futuro Faba punta ad ampliare il proprio team, sono previste 20 nuove assunzioni entro il 2027 per potenziare le divisioni prodotto, marketing e commerciale. Inoltre è prevista un’espansione anche dal punto di vista geografico, oggi Faba produce anche in francese e spagnolo ed esporta in 7 paesi (tra cui Canada e Marocco, strizzando un occhio all’America Latina). «Quando facciamo contenuti in altre lingue non si tratta di mere traduzioni ma di cataloghi dedicati – dice Matteo Fabbrini – approcciamo i nuovi mercati dedicando particolare attenzione agli interessi e alle preferenze dei bambini locali, non è detto che ciò che piace ai piccoli italiani faccia voglia anche ai piccoli francesi o spagnoli». Con i nuovi investimenti la startup veneta punta a raggiungere i 15 milioni di fatturato nel 2025.