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 2025  marzo 24 Lunedì calendario

Intervista a Virginia Raffaele

Ha unito fiaba e realtà. Cresciuta al Luna park di Roma, agli stand dei giochi dei genitori, nonna clown e cavallerizza, Virginia Raffaele ha raccontato il suo mondo in uno spettacolo teatrale che ha conquistato il pubblico, Samusà. Il 26 marzo, con la regia televisiva di Riccardo Milani, approda sul Nove. Imitatrice, attrice, conduttrice, Virginia Raffaele è in Sardegna a girare La vita va così con Milani, che l’aveva diretta in Un mondo a parte, accanto a Antonio Albanese. Il nuovo film, con Diego Abatantuono, Aldo Baglio e Ignazio Mulas, racconta una comunità stretta tra il sogno del lavoro e la difesa del territorio. «A teatro Federico Tiezzi, che aveva curato la regia, aveva saputo intrecciare il suo linguaggio al mio, una contaminazione perfetta» racconta l’attrice, «Samusà ha rappresentato tanto per me, volevo che fosse raccontato anche in modo cinematografico».
Com’è andata con Milani?
«Riccardo mi chiamò per fare Un mondo a parte dopo aver visto Samusà: “Il tuo Luna park non c’è più, come il paese di Sperone”. Ora stiamo girando il secondo film e sono contentissima. Lui fa esperimenti sociali, è meraviglioso. Non mi posso sbottonare sulla storia. Ma c’è Abatantuono, artista immenso, un uomo di una generosità incredibile. Come Aldo Baglio, altra scoperta umana. Milani ha questa dote, mette insieme le persone, un po’ come una ricetta di Cracco: vedi gli ingredienti separati, poi si crea la magia».
Samusà viene dal gergo dei giostrai, significa “Fai silenzio”. Se lo è sentito dire spesso?
«Un continuo, con mamma lavoravo al tiro a segno e dicevo ai clienti cose che non si devono dire».
Cosa si impara in un Luna park?
«Il valore del lavoro, dei sacrifici, si impara ad avere uno sguardo disincantato sul mondo e su se stessi, impari a entrare in comunicazione. Devi convincere qualcuno a sparare al tiro a segno».
Ha detto: “È ovvio che se fai i compiti nella nave dei pirati la tua vita è diversa”. Avrebbe voluto farli a casa, come tutti?
«Lì per lì non me lo sono mai chiesto. Ma da adolescente volevo fare quello che facevano i miei coetanei: uscire, andare al mare il sabato e la domenica».
Da bambina le piaceva essere al centro dell’attenzione?
«Mi divertiva divertire, facevo la buffona. Da piccola mi chiedevano: “Virginia, come fa Mike Bongiorno?”. E io lo facevo».
Con Ornella Vanoni è un idillio. Belén prima la apprezzava e poi ha un po’ ha sofferto per l’imitazione.
«Amo Ornella, quando mi sente un po’ giù mi richiama. Siamo legate. Belén? Se qualcuno soffre mi dispiace, ma ricordiamoci che esistono la satira, l’ironia, l’autoironia, la caricatura (deriva da caricare) e la parodia. Forse era un suo periodo delicato. Credo di non aver offeso nessuno, le offese sono altre. Chaplin disse a Carla Fracci: “Quando sei imitata vuol dire che sei veramente grande”. Ci incontrammo e mi ringraziò, ero felicissima. A Colpo di Luna facevo la parodia di Barbara Alberti, colta e ironica. Abbiamo riso insieme».
Far ridere è un dono?
«Un superpotere. La capacità di scaturire nell’altro la risata, è un cortocircuito magico interno. A tutti i livelli, parlo anche del barista che fa la battuta».
Il rapporto con il politicamente corretto?
«Scorretto. Cerco di non seguirlo, sta sul cavolo a tutti, e poi è contraddittorio».
E la bellezza? Una comica può essere anche una pin up o distrae?
«In realtà non sono così tanto bella da avere ostacoli per la risata. La comicità va oltre, non ha sesso. Poi ti trasformi, il lavoro puro dell’attore».
Con lei gli uomini ridono o si intimoriscono?
«Prima di tutto tocca trovare gli uomini. Poi glielo chiediamo».

Sa che adesso i single possono adottare un bambino straniero?
«Bellissima notizia. Laddove c’è amore è tutto bello, ho letto Luciana Littizzetto: “Poter spalancare la propria casa e il cuore”».

Una domanda a Giorgia Meloni?
«Non parlerei di politica, ascolterei per capire che donna è, com’è con la figlia. Argomenti femminili».
Chi la fa più ridere?
«Checco Zalone, Corrado Guzzanti, Nino Frassica, il Mago Forest».
Cosa le fa più paura?
«Il tempo che passa, non per la vecchiaia. Va veloce e perdiamo tempo litigando. Le guerre, poi, lasciamo stare. Nasco anziana, Baglioni dice che ho 85 anni».

Per il gossip c’è stato un flirt, le risulta?
«Quando non c’era con Claudio, c’era con Zalone. Una volta ho incontrato Francesco De Gregori, me l’ha chiesto persino lui: allora? Lo so, fa molto ridere».