repubblica.it, 24 marzo 2025
Prescrizione, Forza Italia in pressing sulla leghista Bongiorno per la riforma. Ma FdI fa muro
Forza Italia in pressing sulla presidente della commissione Giustizia del Senato Giulia Bongiorno, affinché calendarizzi quanto prima la riforma della prescrizione, dossier fermo da un anno e due mesi, ovvero da quando è stato licenziato in prima lettura alla Camera. Gli azzurri ne hanno discusso durante l’iniziativa del partito a Palermo e adesso vogliono accelerare, mettendo così sul tavolo della maggioranza un nuovo elemento che potrebbe creare frizioni. Non a caso il testo è fermo da un tempo che ai forzisti appare infinito. “Martedì chiederemo il rapido esame del provvedimento, perché sia definitivamente approvato. Si tratta di un atto preliminare rispetto a tante altre vicende che riguardano il programma del centrodestra”, ha detto il capogruppo dei senatori Maurizio Gasparri.
Nei corridoi di Palazzo Madama, malgrado il vertice di maggioranza che si è tenuto al ministero della Giustizia l’11 marzo scorso, al termine del quale è stato comunicato che si andrà avanti uniti anche sulla riforma della prescrizione, vengono sollevati parecchi dubbi. Nei colloqui informali chi si sta occupando del dossier sostiene che le resistenze maggiori arrivino da Fratelli d’Italia, che non vede la riforma della prescrizione come una priorità.
Riforma che prevede una sospensione della prescrizione di 24 mesi dopo la sentenza di condanna di primo grado e di 12 mesi dopo la conferma della condanna in Appello. Se la sentenza di impugnazione non arriverà nei tempi previsti, la prescrizione riprenderà il suo corso e si calcolerà il precedente periodo di sospensione. Anche in caso di successivo proscioglimento o annullamento della condanna in Appello o in Cassazione, il periodo in cui il processo è stato sospeso si calcolerà ai fini della prescrizione. E mentre il viceministro Francesco Paolo Sisto ha rilanciato anche sulla riforma delle carriere “da approvare – dice – entro l’estate”, i fari sono comunque puntati su mercoledì quando a Montecitorio si discuterà la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni contro il Guardasigilli Carlo Nordio.
A infuocare ancora di più il dibattito sulla giustizia è sempre Forza Italia. Il responsabile di via Arenula ha risposto a un’interrogazione presentata da Gasparri annunciando sanzioni per i magistrati che si schierano in politica. L’ipotesi che ha fatto insorgere l’Anm e l’opposizione prevede una stretta per chi lede il prestigio della magistratura e ne compromette il decoro. L’idea era già stata messa sul tavolo nei mesi scorsi e poi accantonata. Anche in questo caso c’è chi – riferiscono fonti parlamentari del centrodestra – in Fratelli d’Italia frena: la linea già decisa nell’ultimo incontro di maggioranza al quale ha partecipato proprio il ministro era quella di non mettere ulteriore carne al fuoco, per evitare di alzare la tensione con le toghe.