repubblica.it, 24 marzo 2025
Ocasio e Sanders, la strana coppia dem che infiamma le piazze dell’America delusa
Riempiono le piazze di elettori democratici e repubblicani. Attaccano Donald Trump e Elon Musk. E promettono battaglia contro l’”oligarchia” guidata da Donald Trump. In un momento in cui i progressisti sono allo sbando, privi di leader e i big o restano nell’ombra come Barack Obama e Joe Biden o, come nel caso del leader dei senatori Chuck Schumer, flirtano con i repubblicani, la speranza della rivincita dei democratici sembra risiedere in un uomo di 83 anni e in una donna di 35: il senatore del Vermont Bernie Sanders e la rappresentante di New York Alexandria Ocasio-Cortez.
Da settimane i due membri del Congresso stanno girando gli Stati Uniti per parlare alla gente e in ogni città, anche piccoli centri rurali, il loro arrivo scatena entusiasmo. A Omaha, Nebraska, avevano riservato uno spazio che poteva contenere 800 persone, ma alla fine si sono dovuti spostare in uno quattro volte più grande perché c’era troppa gente. A Tempe in Arizona si sono presentati in 15 mila. A Denver in 34 mila. “È pazzesco – ammette Sanders – perché io non sono candidato a niente. La verità è che la gente è indignata ed è spaventata e vuole reagire. E questa è una prima forma di risposta”.
Con le parole “Fight Oligarchy”, combatti l’oligarchia del governo dei miliardari, a tappezzare le arene e a dare un titolo al tour politico, Sanders e Ocasio-Cortez parlano agli americani delusi e terrorizzati dai tagli imposti da Musk e Trump, dal clima cupo in cui l’America è finita. Il senatore e la rappresentante della Camera parlano di cose concrete, soldi, rette per studiare, invocano l’assistenza sanitaria universale e non quella privata in mano alle avide corporation. Ma, soprattutto, lo fanno mettendoci rabbia, passione, messaggi duri, non più “politicamente corretti”, quella che la base Democratica ha contestato ai suoi rappresentanti e la cui mancanza ha giocato un ruolo forse decisivo nella campagna di Kamala Harris, che aveva puntato sul sorriso e i messaggi alti in nome della democrazia.
Ma la gente vuole risposte reali per arrivare alla fine della giornata, non principi. “Io – dice Sanders ai comizi – non permetterò che Musk e i suoi amici miliardari ci portino al disastro a spese della classe operaia”. “Io – aggiunge Ocasio-Cortez – non voglio l’assistenza sanitaria garantita per tutti perché sono marxista, ma perché sono stata una cameriera”. Intanto emergono i primi segnali che i tagli di Trump stanno colpendo le famiglie in modo diffuso.
Un sondaggio Nbc ha trovato che il 27 per cento degli elettori registrati ha detto che loro o qualcuno delle loro conoscenze è stato colpito dai tagli decisi dal dipartimento dell’Efficienza governativa guidato da Musk. I due Democratici mettono in guardia da un governo che “vuole rubare la vostra assistenza sanitaria, la pensione e i benefit dei reduci per finanziare il taglio delle tasse dei miliardari” e gli aiuti ai “loro amici della criptovaluta”.
“Noi – promette Ocasio-Cortez – non lo permetteremo. Noi lotteremo”. Il resto del partito appare un deserto. Biden è sparito dal 20 gennaio. Obama si è fatto vivo su X solo per annunciare il suo tradizionale pronostico su chi vincerà il titolo universitario del basket (ha indicato University of South Carolina, se interessa) e qualche utente ha risposto: “Ma con il Paese che sta andando a pezzi ti trastulli con i pronostici?”. “Obama, puoi ridare una speranza ai Democratici?” è al momento la seconda domanda più gettonata dalla base. La prima è: chi fermerà Trump alle prossime elezioni? Sanders si è tirato fuori, ma intanto mostra la strada al partito su come uscire dal torpore.