Il Messaggero, 24 marzo 2025
Roma, lite sul rimborso della gita: danneggiate le auto delle maestre all’istituto Gesù e Maria. Caccia ai vandali
Se ci sia un collegamento tra il danneggiamento delle auto di due insegnanti e i problemi legati alla gita scolastica, questo lo potranno dire solo le forze dell’ordine. Ma quel che è certo è che da giorni, i genitori degli alunni dell’Istituto paritario Gesù-Maria sono «molto preoccupati». Il motivo? Una gita scolastica in programma dal 2 al 4 aprile a Napoli per gli alunni delle quinta elementare. I timori dei genitori sono legati proprio alla destinazione dal momento che «l’albergo in cui dovrebbero alloggiare i bambini si trova a circa 10 chilometri dalla zona dei Campi Flegrei dove sempre più spesso si stanno verificando terremoti», dicono allarmati.
LA RICHIESTA
Perplessità e paure che hanno riferito alla scuola, chiedendo di cambiare la destinazione o «almeno l’hotel dove dormire», spiegano. Ma al momento l’Istituto sembra non voler collaborare. Giovedì c’è stato un incontro tra i rappresentanti di classe e la direttrice. «Ma non ha portato a nulla», spiega un genitore che sin dal primo giorno si è battuto per la causa. «Quanto riferito dai rappresentanti dopo l’incontro ci fa capire che non abbiamo soluzioni. O vanno in quell’albergo o restano a casa», racconta una mamma aggiungendo che «già ci sono state molte rinunce».
LA COMUNICAZIONE
«La direttrice ribadisce che i contatti con l’agenzia e con i canali di informazione sono stati costanti e che le motivazioni della conferma della gita sono legate al fatto che ad oggi non sussiste uno stato emergenziale tale da giustificare la modifica o l’annullamento della meta senza il pagamento di penali», scrivono nelle chat i rappresentanti che hanno partecipato alla riunione. Essendo poi ormai così a ridosso della partenza «non sarebbe neanche possibile trovare una sistemazione alternativa per 80 ragazzi, o 80 biglietti del treno per un’altra destinazione». C’è allora chi si chiede perché non cambiare la data del viaggio, ma anche questa strada non sembra percorribile «poiché – si legge ancora – le date del viaggio sono legate ad una scelta didattica della scuola fatta a inizio anno». La gita dunque è confermata. Le date sono quelle così come anche la struttura dove dormiranno gli alunni. L’unica variazione è una parte dell’itinerario, che però «non risolve la preoccupazione più grande che è quella di dormire vicino a una zona sismica», ribadiscono in molti. E così, insieme alla preoccupazione, cresce anche la rabbia. «Possibile che non si possa fare nulla?», si chiede innervosita una mamma. «Una decisione del genere mette in difficoltà le famiglie perché ci troviamo a dover impedire ai nostri figli, per una loro tutela, di fare una gita alla quale tengono molto dato che si tratta dell’ultimo anno delle elementari», racconta un genitore. «Ad oggi hanno detto che è tutto sotto controllo, ma se poi accade qualcosa? Parliamo di una situazione in divenire. Non si può rischiare. Anche se dovesse esserci solo una piccola scossa, senza nessun danno, i bambini sarebbero comunque sottoposti a un grande stress che si potrebbe evitare dormendo altrove», prosegue il genitore auspicando in una soluzione diversa da quella attuale. E come se non bastasse, c’è anche la questione economica dato che chi dovesse decidere di non partire dovrà pagare una penale che va dal 50% della somma fino all’intera spesa, in caso di annullamento a ridosso della partenza. Così, oltre al danno la beffa.
I DANNI
Una vicenda che fa discutere e nella quale si inserisce un altro caso, al momento non collegato ma che fa molto riflettere. Proprio nel giorno in cui i genitori hanno incontrato la dirigente, due auto di due insegnanti sono state trovare con i finestrini spaccati. Un atto vandalico compiuto all’ora di pranzo nel parcheggio dell’istituto e non in una strada pubblica e di passaggio. I responsabili al momento non sono stati identificati. Ed è per questo che è stato diffuso un appello per cercare testimoni.