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 2025  marzo 22 Sabato calendario

Eva Grimaldi: «Ho abortito, l’ho detto solo a Imma. Abusi? Avevo 9 anni e un amico di famiglia mi portò in bagno»

L’intervista a Verissimo
LA GELOSIA. Eva Grimaldi racconta la quotidianità della sua relazione con Imma Battaglia: «Sono un po’ gelosa ma sono migliorata. Riconosco lo sguardo di una ragazza che ti vede in un altro modo». Imma snocciola un aneddoto: «Una sera eravamo in discoteca, con un’amica che era più alta di me e mi si è appoggiata sulla spalla mentre parlavamo. Non sai che figura che mi ha fatto Eva, era super gelosa. Mi ha portato via, le ha detto che non doveva permettersi».
IL MATRIMONIO. «Le nostre unioni civili sono state un inno all’amore – commenta Eva Grimaldi – nel viaggio di nozze siamo poi andati via con i nostri amici». Imma Battaglia aggiunge: «Il matrimonio è stato un momento di grande amore, poi tutti ballavamo e giocavamo. Noi siamo così».
MAMMA LUISA. Imma Battaglia rivela che sua madre inizialmente non aveva accettato la sua omosessualità: «Sono di Portici, un paese di provincia. Mia madre è del 1930 e lo ha scoperto negli anni ’80. Aprì una lettera che mi aveva scritto una fidanzata e rimase scioccata. Disse che ero malata, che doveva portarmi da un medico e che non potevo essere sua figlia». Con il tempo queste distanze poi si sono ridotte e il rapporto si è ricucito. Luisa ha così accettato anche Eva Grimaldi nella propria vita: «Ha un po’ preso il posto di mia madre (morta nel 2017, ndr). L’ho accudita fino alla fine».
I NIPOTI. Vengono mostrati in studio i video saluti dei nipoti. Eva spiega il loro rapporto: «I nostri nipoti sono come i nostri figli». Imma aggiunge: «Io con Eva avrei sognato un figlio». Anche Eva ricambia: «Se non c’erano altre ragazze sì. Quando abbiamo sistemato casa, ho fatto uno scatolone pieno di lettere d’amore per Imma. Tutte innamorate pazze con le stesse parole e frasi d’amore»
L’ABORTO. Eva racconta di quanto ha dovuto abortire: «Noi donne quando succedono questi fatti orrendi rimane sempre questa ferita. Non l’ho detto a nessuno, amici e fratelli. Lo sapeva solo Imma, ma dopo molto tempo. Credo non lo dirò mai a quello che sarebbe dovuto essere il padre». Imma commenta: «Lei ha preso la decisione per un’altra persona, si è messo un grande carico addosso». Eva: «Ho accumulato dei pesi enormi nelle spalle, da quando sei arrivata te mi sento diversa». Imma: «Due donne che vivono la stessa esperienza davanti ad abusi o altro, ce lo raccontiamo più apertamente».
ABUSI. Eva rivela: «Andavo alle elementari, avevo 9-10 anni. Un amico di famiglia artigiano stava preparando la nuova casa e i nostri genitori gli hanno detto di portarmi là per vedere la casa. Salgo in macchina con lui, apriamo la porta di casa e mi porta in camera e c’era la rete del letto matrimoniale. Ho trovato abbastanza anomalo che non mi facesse vedere prima cucina o salone. Mi disse di mettermi sulla rete per vedere come si sta. Mi ha messo seduta là, mi ha tirato su le gambine e mi ha iniziato a tirare su le cosce. Io non volevo che andasse oltre con la mano e con tutta la forza che avevo mi sono opposta. Mi ha portato in bagno e ha cominciato a masturbarsi. Ho girato la testa dall’altra parte. Mi ricordo che piangevo e lui mi chiedeva perché. Gli risposi che se mi vedeva la Madonna, mi mandava all’inferno. L’ho detto quando lui è venuto a mancare. La paura dentro mi è sempre rimasta. Ogni volta che mi vedeva mi guardava con sguardo minaccioso». Imma: «Purtroppo è successo anche a me. Avevo 13 anni, era un medico amico di famiglia. Non sapevo perché mi avesse portato nel suo studio. Mi piacevano le macchine e lui aveva un Alfa Romeo grigio metalizzata. Poi ha spento tutte le luci. In un posto che non conosci, come fai a reagire? Lo sto dicendo solo perché mamma non c’è più. Sono stati elementi che non mi hanno più fatto vedere gli uomini allo stesso modo».
SOGNI. Le due chiudono con una speranza gridata insieme: «Stare sempre insieme fino al nostro ultimo respiro. Felici e allegre»
Eva Grimaldi ha avuto storie d’amore e relazioni con personalità di spicco nel mondo dello spettacolo tra cui Lele Mora, Vittorio Sgarbi e Gabriel Garko, con cui ha avuto una relazione per 8 anni. Nel 2006 si è sposata con l’imprenditore veronese Fabrizio Ambroso, per poi separarsi quattro anni più tardi e divorziare dopo altri tre. A Belve ha raccontato anche del flirt con Roberto Benigni: «La nostra storia fu interrotta quando gli telefonai ma fu la Braschi a rispondere al telefono e a dirmi: Non chiamare mai più”. Mi ero molto innamorata, lui è un uomo intelligente e molto affascinante».
La relazione tra Eva Grimaldi ed Imma Battaglia comincia nel 2010, lo stesso anno nel quale la prima si separa da Fabrizio Ambroso. Le due si uniscono civilmente il 19 maggio 2019, in una cerimonia celebrata da Monica Cirinnà, la prima firmataria delle leggi sulle unioni civili. Eva ha raccontato in una recente intervista di Verissimo: «Io e lei stiamo insieme da 15 anni e ogni giorno la amo sempre di più, perché mi ha aiutato tantissimo, lei è stata la prima donna della mia vita». Si considera omosessuale? «Io dico di essere pansessuale. L’ho incontrata a 50 anni e ho capito che era la mia persona. Prima le donne non mi attraevano».
«Sono stata abbandonata dalla sera alla mattina». Eva Grimaldi, sempre a Belve, ha raccontato anche del periodo in cui ha combattuto con la dipendeza: «Aprivo il frigo e bevevo superalcolici. Chi mi vedeva senz’altro avrà pensato “La Grimaldi sta proprio fuori"». Ha rivelato di aver fato uso anche di cocaina: «L’alcol e la droga sono due vizi molto simili. Non ero tossicodipendente comunque. Ne ho abusato, molto molto. Questo è stato il punto più basso della mia vita, uscivo soltanto se c’era la droga».
Nell’ultima intervista a Verissimo, Eva Grimaldi ha raccontato di aver pensato di diventare mamma: «Quando ero sposata con il mio ex marito, lo avrei fatto più per lui che voleva diventare padre». Una confessione che sapeva solo la sua famiglia: «A 30 anni rimasi incinta ma abortii e me ne sono pentita davvero. Volevo portare avanti la mia carriera e ho fatto tutto da sola. Nemmeno quello che sarebbe stato il padre lo sa. Ho rischiato perché una volta questi interventi erano pericolosi».