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 2025  marzo 20 Giovedì calendario

Guerra ibrida, la Svezia torna ai pagamenti in contanti per paura di attacchi russi: «Usate le banconote». E non è la sola

Da Paese leader dei pagamenti elettronici a nuova roccaforte del contante? Sembrerebbe questa la strana, e imprevista, parabola della Svezia, che per il crescente timore di attacchi ibridi da parte della Russia invita i cittadini a tornare a utilizzare le care vecchie corone. Lo scrive The Guardian. Un cambio di rotta non da poco per le abitudini degli svedesi, dal momento che Stoccolma vanta un vero e proprio record nei pagamenti elettronici: ad oggi nel Paese scandinavo 9 transazioni su 10 vengono eseguite con la carta. E le banconote sono quasi sparite. Secondo il rapporto annuale della banca centrale, infatti, Svezia e Norvegia hanno la più bassa quantità di denaro contante in circolazione al mondo in percentuale al Pil.
La Svezia torna al contante per paura degli attacchi informatici
Ma le cose starebbero per cambiare, almeno in maniera precauzionale. Quello della guerra elettronica (e in particolare gli attacchi informatici della Russia) è un tema molto sentito in Svezia. La gravità percepita della situazione è tale che le autorità stanno cercando di incoraggiare i cittadini a conservare e utilizzare denaro contante in nome della difesa civile. A novembre, il ministero della difesa ha inviato in ogni casa un opuscolo intitolato “Se arriva una crisi o una guerra”, consigliando ai cittadini di utilizzare regolarmente denaro contante e di conservare una scorta minima in vari tagli per «rafforzare la preparazione».
Nel suo rapporto, la banca centrale afferma: «È necessario adottare misure per rafforzare la preparazione e ridurre l’esclusione in modo che tutti possano pagare, anche in caso di crisi o guerra». Per anni l’efficienza è stata la priorità per i pagamenti, ma ora sicurezza e accessibilità «sono almeno altrettanto importanti». A dicembre il governo ha pubblicato i risultati di un’indagine che proponeva di obbligare alcuni esercenti pubblici e privati ​​ad accettare contanti, una raccomandazione che, secondo la banca centrale, le autorità dovrebbero attuare.

Il caso della Norvegia
La Svezia non è il primo paese nordico ad adottare questa strategia. L’anno scorso la Norvegia, ad esempio, ha introdotto una legge che prevede che i rivenditori possano essere multati o sanzionati se non accettano contanti. Il governo ha anche raccomandato ai cittadini di «tenere un po’ di contanti a portata di mano a causa delle vulnerabilità delle soluzioni di pagamento digitale agli attacchi informatici».
L’ex ministro della giustizia e delle emergenze, Emilie Mehl, lo ha detto chiaramente: «Se nessuno paga in contanti e nessuno li accetta, il denaro contante non sarà più una vera soluzione di emergenza quando la crisi sarà alle porte». Insomma, quando si tratta di prepararsi alle emergenze, le due società più cashless al mondo continuano a fare affidamento sul denaro contante.