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 2025  marzo 19 Mercoledì calendario

Trump promuove sui social l’app di autoespulsione

Gli annunci sui social della Casa Bianca destano preoccupazioni crescenti negli Usa in tema di immigrazione. Ieri il presidente Trump ha introdotto l’app Cbp Home, operativa dal 10 marzo, con cui i migranti irregolari possono denunciare alle autorità di essere sul punto di “auto-deportarsi” dagli Usa. Solo così possono sperare, a sua detta, di poter rientrare in futuro nel Paese, una soluzione che permetterebbe alle autorità di risparmiare risorse per “concentrarsi sugli stranieri criminali”. Altrimenti la deportazione forzata “non sarà piacevole”. Anche Kristi Noem, segretaria della sicurezza interna, ha minacciato ripercussioni sugli immigrati irregolari interni e a quelli che vogliono eludere la frontiera. Cbp Home è la controparte di Cbp One dell’amministrazione Biden che facilitava l’accesso legale nel Paese: una studentessa indiana della Columbia University, Ranjani Srinivasan, l’ha usata l’11 marzo per fuggire in Canada. Il visto le era stato revocato per aver partecipato alle proteste pro-Pal. Giorni prima le autorità federali si erano presentate a casa sua, ma si era rifiutata di farle entrare. Il giorno dopo, l’8 marzo, l’arresto di Mahmoud Khalil. Manovre brutali che aggravano le tensioni anche con la magistratura. Sfruttando leggi del 1798, Trump ha giustificato l’estradizione di 250 cittadini venezuelani considerati parte della gang Tren de Aragua ad una prigione di El Salvador violando l’ordine del giudice Boasberg per il rimpatrio degli aerei, giudice per cui è stato annunciato l’impeachment.