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 2025  marzo 19 Mercoledì calendario

Berlino carrarmato Ue: fino a 1.000 mld in armi

Il Bundestag ha approvato la più grande riforma fiscale tedesca dalla Riunificazione. La Germania supera lo Schuldenbremse (“freno al debito”) e modifica la Costituzione per potersi riarmare.
Ieri i parlamentari dimissionari, in attesa che i nuovi eletti prendano servizio la settimana prossima, hanno votato con maggioranza qualificata, 513 a 207, per consentire un aumento significativo delle spese militari, incluso un fondo speciale da 500 miliardi di euro per le infrastrutture. “La decisione che stiamo prendendo oggi – ha detto il futuro cancelliere Friedrich Merz – non può che essere il primo grande passo verso una nuova comunità europea della difesa”. Con il pacchetto di misure approvato ieri con i voti di Cdu-Csu, Spd e Verdi, le spese per la difesa oltre l’uno per cento del Pil saranno escluse dai vincoli imposti dal freno al debito della Costituzione.
L’esenzione varrà anche per gli aiuti all’Ucraina. Secondo il sito Politico, già questa settimana verrà annunciato un nuovo pacchetto di aiuti per Kiev: si tratta di 3 miliardi di euro che il cancelliere uscente, Olaf Scholz, ha tenuto bloccati per mesi, poiché il bilancio non permetteva ulteriori invii di materiale bellico. Questo è “un compromesso storico in tempi storici”, ha detto il co-leader dei socialdemocratici Lars Klingbeil. Il voto di ieri segna una vittoria importante per il governo nero-rosso (Cdu-Spd) che sta per nascere. Nel nuovo Parlamento, Merz non avrà i numeri per far passare una riforma costituzionale e, per settimane, ha negoziato con i Verdi. Il partito ecologista non farà parte del nuovo esecutivo, ma ieri ha votato a favore ottenendo in cambio l’impegno del futuro cancelliere in importanti investimenti per il clima. In particolare, dei 500 miliardi di euro di investimenti da spalmare sui prossimi dieci anni, almeno un quinto dovrà essere destinato alla transizione energetica. In questi fondi rientrano anche tutte le infrastrutture stradali richieste dalla Nato per il rapido spostamento degli eserciti dall’Europa occidentale verso Est in caso di un attacco russo. “La situazione non è diversa da quella del primo gennaio o dello scorso ottobre. Sappiamo tutti che questo paese ha un bisogno urgente di investimenti”, ha detto Britta Hasselmann, co-leader dei Verdi, spiegando la necessità di votare a favore, ma accusando Merz di aver usato tatticismi contro il partito ecologista. Gli economisti calcolano che la riforma sbloccherà una cifra superiore al trilione di euro. “È un’ottima notizia perché invia un messaggio molto chiaro anche all’Europa: la Germania è determinata a investire massicciamente nella difesa e nelle infrastrutture”, ha detto la presidente della Commissione europea, ed ex ministra della Difesa tedesca, Ursula von der Leyen. L’ultimo passaggio della riforma è fissato per venerdì, quando verrà votata dal Bundesrat, la Camera di rappresentanza dei Länder (Stati federati). Non si aspettano sorprese. I primi segnali sono già arrivati dalla Borsa di Francoforte: ieri le azioni di Rheinmetall, il colosso della difesa tedesco, hanno chiuso in rialzo di quasi sei punti, con un incremento del 22 per cento nell’ultima settimana. Nell’ultimo mese hanno più che raddoppiato il loro valore. Da Airbus è intanto arrivata la richiesta di cancellare l’acquisto dei caccia F-35 già ordinati negli Usa. Secondo il presidente del consiglio di fabbrica Thomas Pretzl, la Germania dovrebbe assumere un ruolo di primo piano nella costruzione di aerei militari perché gli F-35 potrebbero essere disattivati a distanza dagli Stati Uniti in caso di crisi.