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 2025  marzo 19 Mercoledì calendario

Droni, ipotesi collaborazione tra Regno Unito e Giappone sul Gcap. Ecco perché l’Italia può guardare alla Turchia

BAE Systems, il campione della Difesa del Regno Unito che con Leonardo (Italia) e un consorzio industriale guidato da Mitsubishi Heavy Industries (Giappone) svilupperà il programma Gcap, sta valutando l’ipotesi di mettere in campo una collaborazione con l’industria giapponese per sviluppare in maniera congiunta i droni che potranno affiancare il caccia di sesta generazione. L’indicazione è giunta da Rob Merryweather, direttore tecnologico del gruppo, in occasione di un briefing con i media che si è svolto la scorsa settimana a Tokyo.
Il caccia di sesta generazione
Il Gcap è un sistema di aerei da combattimento, integrato con sistemi cooperanti non pilotati, satelliti e altri assetti militari. Il progetto prevede che tutti gli elementi del sistema siano collegati da una rete “intelligente”, basata su un’architettura cloud dedicata, intelligenza artificiale e datalink di nuova generazione. Dovrà entrare in servizio dal 2035, in sostituzione degli Eurofighter.
Le indicazioni di Merryweather
Merryweather ha posto l’accento sui potenziali benefici di un coordinamento finalizzato a sviluppare droni a costo più contenuto, che si affiancherebbero al programma Gcap. «Tutte le nazioni impegnate nel GCAP hanno la stessa necessità di avere programmi di collaborazione autonomi da affiancare al velivolo», ha ricordato. «In termini di collaborazione con il Giappone, credo che il dialogo sia ancora agli inizi, ma è certamente un’area in cui la collaborazione con partner internazionali è di nostro interesse». Merryweather non ha fatto riferimento a un eventuale coinvolgimento dell’Italia, terzo partner, ma ha aggiunto che il bilanciamento delle capacità dei droni con quelle dei caccia sarebbe «fondamentale» per l’accessibilità e il successo del Gcap. Anche se il costo finale del caccia di sesta generazione non è stato ancora indicato, i droni costerebbero circa un decimo del Gcap.
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Leonardo-Baykar, l’intesa per una jv italo-turca nei droni
Nell’ambito della produzione di droni, l’Italia potrebbe guardare alla Turchia. All’inizio di questo mese infatti Leonardo e Baykar Technologies hanno firmato il memorandum of understanding che ha dato il via a una alleanza italo-turca nel settore dei droni per la difesa. Questo passaggio ha costituito la premessa «per la creazione di una joint venture per i sistemi aerei senza pilota» che guarda ad un mercato europeo del valore «stimato 100 miliardi di dollari, comprendente caccia senza pilota, droni da sorveglianza armati e droni da attacco in profondità, nei prossimi 10 anni». I siti di Leonardo impegnati nelle attività sviluppate dalla joint venture saranno quelli di Ronchi dei Legionari, Torino, Roma Tiburtina, e Nerviano