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 2025  marzo 14 Venerdì calendario

Boki è il primo orso bruno sottoposto a un intervento chirurgico al cervello: soffriva di crisi convulsive causate da idrocefalo

Soffriva di crisi convulsive, si è risvegliato dal letargo in sicurezza. Boki è il primo orso bruno che è stato sottoposto a un intervento chirurgico al cervello. L’animale vive nel zoo- parco naturale “Wildwood Trust” a Herne (Inghilterra) insieme ad altre cinquanta specie di selvaggi, tra le quali rientrano cervi, tassi, cinghiali e lupi.
I problemi di salute
L’idrocefalo, o più comunemente noto come acqua nel cervello, causa all’orso forti crisi convulsive. Inizialmente è stato curato con un farmaco che riduce il gonfiore e la ritenzione idrica. La terapia è stata forzatamente interrotta quando l’animale ha iniziato il letargo. L’intervento chirurgico, cui Boki è stato sottoposto il 9 ottobre, sembrava la soluzione migliore.
A colpire è stata la “straordinaria ripresa”, raccontata da un portavoce del parco faunistico dove risiede l’orso nella città di Canterbury.
L’intervento
Come specifica la BBC, l’operazione è durata quasi sei ore e i chirurghi hanno inserito uno stent tra il cervello e l’addome per aiutarlo a espellere il liquido in eccesso. Il professor Noel Fitzpatrick aveva raccontato: «È stato un vero onore incontrare Boki, l’orso eurasiatico, e lavorare con il suo team veterinario e di assistenza per intraprendere il percorso verso una diagnosi e un piano di trattamento per lui. Crediamo fermamente che la medicina veterinaria debba sempre essere così: lavorare insieme, con cuore e mente aperti, per il bene di tutti gli animali. L’imaging avanzato è importante per la diagnosi e il trattamento efficace dei pazienti, per garantire che ogni animale riceva le migliori cure possibili».
Come sta oggi
La storia di Boki ha attirato l’attenzione mediatica dell’Inghilterra, facendo commuovere le persone più sensibili. Anche i notiziari nazionali cercavano di aggiornare relativamente le sue condizioni. Dopo averlo riabbracciato il Wildwood Trust aveva informato: «Questo è un orso coraggioso. Il nostro team ha monitorato attentamente Boki da quando è stato operato mercoledì, e oggi è in piedi e si è mosso: è un orso incredibilmente resiliente». Subito ci sono stati i primi segnali di ripresa: «Questa mattina è riuscito a uscire nel suo recinto per la prima volta e ha trascorso la giornata a mangiare erba al sole. Sebbene al momento stia molto bene, non è ancora fuori pericolo. Nelle prossime settimane continueremo a monitorare attentamente Boki per valutare la sua guarigione e assicurarci che risponda bene al trattamento». È risultato fondamentale il contributo di chi ha partecipato alla raccolta fondi per la sua salute: «Abbiamo raccolto l’incredibile cifra di 14.000 £ (16.651,25 euro) per i fondi necessari per le sue cure successive, che insieme all’operazione costeranno 20.000 £ (23.787,50 euro)». Negli ultimi giorni il parco è tornato a parlare delle condizioni dell’assistito: «Boki è tornato ed è pieno di energia grazie al vostro affetto e alle vostre donazioni». John Forde, responsabile del dipartimento orsi, spiega: «Si tratta di un passo importante. Ha perso circa 30 chili. Pensiamo che ciò dipenda dal fatto che cresceva nel sonno. Ciò richiede molta energia e ora dobbiamo fargli recuperare un po’ di peso. Sembra radioso, felice e sano».
La sua storia
Boki è stato adottato nel 2022 dalla Port Lympne Wild Animal Reserve dopo che sarebbe stato rifiutato dalla madre. Arrivato a Wildwood, i membri dello staff gli hanno insegnato i comportamenti tipici degli orsi e lo hanno poi integrato con gli Fluff e Scruff. I due adulti già presenti allo zoo, che lo hanno aiutato a imparare come vivere e sopravvivere. Dopo le prime convulsioni, però, il contatto con i suoi simili si è interrotto. L’orso, che si è fatto molto amare dai volontari, sta ricevendo tanto affetto: «Tutti i tratti della sua personalità sono ancora lì, è lo stesso vecchio Boki che tutti amiamo. È come se si fosse dimenticato l’operazione».