la Repubblica, 13 marzo 2025
Rapporto Onu accusa Israele: “atti genocidari” contro i palestinesi e violenze sessuali a Gaza
Un rapporto dell’Onu accusa esplicitamente Israele di “atti genocidari” contro i palestinesi e di violenze sessuali a Gaza. Secondo quanto riferisce la Commissione indipendente d’inchiesta sui territori occupati, istituita nel 2021 dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, le autorità israeliane hanno “intenzionalmente attaccato” i principali centri per la fertilità limitando l’arrivo nella Striscia di farmaci per le donne in gravidanza e per la cura neonatale. “Hanno in parte distrutto la capacità riproduttiva dei palestinesi di Gaza”, è la conclusione del rapporto pubblicato oggi.
La presidente della Commissione d’inchiesta, la giurista sudafricana Navi Pillay, afferma che gli assalti militari diretti ai reparti di maternità e alla principale clinica di fecondazione in vitro di Gaza, “hanno avuto ripercussioni su tutti gli aspetti della riproduzione”. E secondo la giudice tali atti, che definisce “misure volte a impedire le nascite” e proverebbero “l’intenzionale sottoposizione di un gruppo di persone a condizioni di vita studiate per provocarne la distruzione fisica”, rientrano a pieno nella definizione di genocidio.
Violazioni che, aggiunge Pillay, hanno causato “immediate sofferenze fisiche e mentali a donne e ragazze”, ed “effetti irreversibili a lungo termine sulla salute mentale e sulla capacità dei palestinesi, come gruppo, di avere figli”. Pillay in passato ha presieduto il Tribunale penale internazionale per il Ruanda ed è stata anche giudice alla Corte penale internazionale.
I casi di molestie
Non è l’unica accusa rivolta all’esercito dello Stato ebraico. I soldati, sostiene la Commissione Onu, hanno usato le molestie sessuali, “con le donne costrette anche a spogliarsi in pubblico”, come strategia di guerra per punire i palestinesi durante i 15 mesi di conflitto.
(reuters)
Le reazioni israeliane
Il contenuto del report, che ha guadagnato l’apertura di tutti i siti di informazione israeliani, è contestato e rigettato da Israele. “La Commissione sta sfruttando la violenza sessuale per promuovere il suo programma politico prestabilito e di parte, è un tentativo scandaloso di incriminare le Israeli defence forces”, ribatte l’ambasciata israeliana a Ginevra, contro-accusando la Commissione di aver abbassato il livello degli standard di verifica. “Solo in questo modo ha potuto includere nel report informazioni provenienti da fonti di seconda mano e non corroborate. È una pratica incompatibile con le metodologie stabilite dalle Nazioni Unite”.
"Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite è un circo anti-israeliano, un organismo antisemita, corrotto, sostenitore del terrorismo e irrilevante”, commenta il premier israeliano Benjamin Netanyahu.