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 2025  marzo 13 Giovedì calendario

Palazzina crollata a Bari, la relazione choc dell’Università. «C’è amianto nelle polveri sparse per strada»

Tracce di amianto nelle polveri emerse nel crollo di via De Amicis, a Bari. È quanto chiarito in uno studio condotto dall’università degli studi di Bari su richiesta di alcuni residenti della zona. Nel documento redatto da Pasquale Acquafredda, docente del dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali, si legge: «Il campione in polvere, prelevato dal pavimento del balcone di un immobile posto in via Edmondo De Amicis, Bari, prospicente la via de Amicis fronte scuola Carlo Del Prete, per la ricerca di fibre di amianto ha evidenziato la presenza di numerose fibre, in particolare crisotilo, e di numerose fibre di vetro».
I rilievi dell’Arpa e i risultati dei giorni scorsi
I rilievi all’apparenza, mal si conciliano con quanto dichiarato dall’Arpa nei giorni scorsi. Infatti in una nota, era stata l’azienda pugliese a spiegare che «non ci sono fibre di amianto nell’ aria intorno al palazzo crollato la sera del 5 marzo scorso in via De Amicis».
Sul punto fa chiarezza Fabrizio Protti, presidente dell’organizzazione Sportello Amianto Nazionale. «Le informazioni non per forza sono discordanti, il fatto che ci sia presenza di amianto nelle macerie può derivare dalla presenza di qualche tubatura o conduttura che potesse contenerlo» spiega Protti.
E aggiunge: «Noi subito dopo il crollo abbiamo fatto le nostre rilevazioni per capire se ci fosse amianto sul tetto, una verifica che possiamo fare attraverso il servizio satellitare che gestiamo insieme all’Università di Chieti. Dalle immagini storiche non risultava che ci fosse materiale sul tetto». Protti conclude: «Il fatto che ci sia non implica che la quantità sia tale da portare pericolo per la salute pubblica e quindi che venga rilevato dall’Arpa. È possibile che la stessa azienda pubblica quando ha fatto le sue rilevazioni ha notato la presenza di amianto ma sotto le soglie di sicurezza, bisognerà attendere la relazione completa per capire cosa è emerso dalle analisi».
Intanto nella mattinata di oggi 13 marzo, sono iniziate le operazioni di demolizione controllata dell’edificio crollato: il palazzo adiacente è stato dichiarato inagibile per «gravi dissesti statici».
I provvedimenti del Comune
Intanto, il Comune di Bari è corso subito ai ripari. «Alle ore 14.30 di oggi (giovedì 13 marzo), Arpa Puglia ha prelevato un campione di polvere da uno dei balconi prospicienti l’area del crollo in via De Amicis per avviare le analisi finalizzate a verificare la presenza di fibre di amianto – si legge in una nota arrivata da Palazzo di Città – contestualmente, Arpa sta procedendo ad installare nuovamente le centraline per proseguire le indagini sulle polveri derivanti dalle attività di demolizione in corso».
La comunicazione conclude: «Si ricorda che, come da ordinanza del sindaco Vito Leccese, firmata ieri, mercoledì 12 marzo 2025, è vietato l’affaccio all’esterno delle finestre, è imposto l’obbligo di mantenere chiuse le finestre e di utilizzare idonei dispositivi di protezione (mascherine) nelle aree esterne delle zone circostanti l’edificio interessato dal crollo (via Pinto, via De Amicis nel tratto compreso fra Corso Benedetto Croce e via della Repubblica, via Fornelli nel tratto tra via Pinto e via della Repubblica, corso Benedetto Croce nel tratto tra via Bottalico e via Monfalcone) sino a comunicazione di cessate attività».