Corriere della Sera, 13 marzo 2025
Messico, scoperto «ranch della morte»: ossa e centinaia di oggetti nella fattoria del cartello Jalisco-Nuova Generacion
Nessuno sa quante persone possano essere state uccise nel rancho Izaguirre a Teuchitlan regione messicana di Jalisco. La fattoria, utilizzata come base dal cartello Jalisco-Nuova Generacion, potrebbe essere stata trasformata in un «campo di morte», con centinaia di assassinati. Scenario prospettato da alcune fonti ma sul quale la Procura resta cauta anche se l’indagine è solo all’inizio.
La storia parte a settembre di un anno fa. La polizia compie una perquisizione nel sito, arresta alcuni individui e trova il cadavere di un uomo. Una delle tante operazioni nel paese messo a ferro e fuoco dai narcos. Niente di particolare, purtroppo, vista la violenza quotidiana. La magistratura deve dedicarsi ad altro. Ma un’associazione che segue i casi degli scomparsi, Guerreros Buscadores, è tornata al ranch per effettuare delle ricerche più profonde. Non una mossa a caso: gli attivisti hanno ricevuto segnalazioni, compresa una che indicava l’esistenza dell’accampamento da quasi dieci anni. E così partono gli scavi, i «sondaggi» nel terreno. Che danno i risultati. Angoscianti. Vengono trovati alcuni resti ossei e una montagna di effetti personali. Scarpe, zaini, pantaloni, camice. L’ipotesi è che appartengano a persone rapite, uccise e fatte sparire per ragioni che forse non sapremo mai.
Messico, resti ossei e oltre 400 effetti personali ritrovati nel ranch del cartello di Jalisco
I Buscadores sostengono che i criminali potrebbero aver costruito dei «forni crematori» per incenerire i corpi, modus operandi piuttosto frequente da parte dei gangster per sbarazzarsi dei corpi. Una tesi, per ora, respinta dalla Procura: non abbiano trovate elementi che ne confermino l’esistenza. Gli inquirenti, però, hanno pubblicato una lista lunghissima di effetti personali (oltre 400), con relative foto, invitando i familiari dei desaparecidos a osservarle. Un primo tentativo di riconoscimento o di avere conferme/indizi.
C’è, ovviamente, molto da capire. Quei reperti appartengono davvero a individui assassinati? O sono finiti lì per altre ragioni? E perché i banditi non li hanno inceneriti? Potevano bruciarli togliendo di mezzo qualsiasi traccia. Quante possono essere le vittime? Possibile che in tutti questi anni nessuno si sia accorto quello che stava accadendo dietro le mura della fattoria? È prematuro trarre conclusioni definitive e fare bilanci, solo la polizia scientifica potrà dare una risposta.
Messico, resti ossei e oltre 400 effetti personali ritrovati nel ranch del cartello di Jalisco
Il caso, pur in attesa di chiarimenti, racchiude quanto avviene in molte zone del Messico. I cartelli che muovono come gruppi paramilitari, con mezzi blindati, droni, risorse importanti. Capaci di creare luoghi di addestramento per i loro affiliati. Il dramma degli scomparsi, decine di migliaia. Le inefficienze – a volte dolose – da parte delle autorità, che davanti a denunce precise dovrebbero agire con maggiore decisione e professionalità.