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 2025  marzo 12 Mercoledì calendario

Scoperta la composizione del rosa Pompadour: il colore inventato per la favorita del re di Francia

Ci sono varie sfumature di rosa, dal rosa confetto al rosa Tiepolo, al quale Roberto Calasso dedicò un libro. Ora è stata scoperta la composizione di un altro celebre rosa della pittura, il cosiddetto «rosa Pompadour», molto usato nel Settecento da pittori come Boucher e Fragonard, che prende il nome dalla favorita del re di Francia Luigi XV per la quale venne messo a punto.
La composizione «chimica» del famoso rosa Pompadour sarebbe ottenuta con una miscela perfetta di bianco di piombo, vermiglione finemente macinato, parti di lacca rossa carminio e pigmento giallo. Le Informazioni sono emerse in seguito ad indagini diagnostiche effettuate in occasione della preparazione della mostra «Boucher e Fragonard alla corte del re. Da Palazzo Barberini a Casa Museo Fondazione Zani» (aperta fino al 25 maggio alla Fondazione Zani, via Fantasina 8, Cellatica, Brescia).
Gli studi, commissionati dalla Fondazione Zani e condotti da Gianluca Poldi dell’Università di Udine, saranno presentati il 22 Marzo nell’incontro «In leggerezza. Come dipinge Boucher alla luce delle analisi scientifiche».
Nell’anno 1765 Luigi XV nominò François Boucher (Parigi 1703 – 1770) primo pittore del re. Boucher aveva già Vinto il Prix de Rome nel 1723, era stato nominato accademico e direttore dell’Académie Royale de Peinture et de Sculpture anche grazie a rapporti privilegiati con Madame de Pompadour, la favorita del re, che prendeva da lui lezioni di disegno.
La sua produzione pittorica e quella del più talentuoso dei suoi allievi, Jean Honoré Fragonard (1732-1806) fece spesso uso di uno strano rosa pallido amato dalla Pompadour e rimasto tra i segreti di bottega. Il rosa Pompadour divenne il colore rosa codificato dalle manifatture Sèvres nel 1757 (fu il chimico Jean Hellot il responsabile della tavolozza dei colori di Sèvres), anticipato proprio nella pittura di Boucher, che predilige questa tonalità per la resa degli incarnati di Venere, dei putti e amorini e, ovviamente, di Madame de Pompadour, che, divenne una grande sostenitrice della porcellana realizzata a Sèvres.
Casa Museo Fondazione Zani costituisce una delle raccolte d’arte Barocca più rilevanti d’Italia. In mostra, le opere dei due leggendari pittori francesi del Settecento sono poste in dialogo con le oltre 1.200 opere, sculture e complementi d’arredo di epoca sei e settecentesca. Tra questi anche la coppia di Cigni dorati appartenuti a Madame Pompadour, parte di una serie di otto pezzi realizzati attorno al 1755 su disegno di Lazare Duvaux e destinati alla toilette dell’appartamento della favorita di Luigi XV all’hotel d’Evreux, l’attuale palazzo dell’Eliseo. Paolo Zani li acquisì nel 2002.