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 2025  marzo 07 Venerdì calendario

Il governo vuole regalare armamenti ai golpisti filorussi del Niger

Il governo vuole dare armamenti al governo golpista del Niger, che dialoga con la Russia e l’Iran e ha appena scalzato il presidente Bazoum che era sostenuto dall’Occidente, Francia soprattutto. In commissione Difesa alla Camera è arrivato lo schema di decreto per la «cessione a titolo gratuito di materiale di armamento a favore delle forze armate della Repubblica del Niger». Ma al pronti via è scoppiato il caos con i dem che hanno protestato: «Mi chiedo come si possa pensare di dare armamenti a un esecutivo golpista che formalmente non è nemmeno ancora riconosciuto dal nostro Paese», dice il deputato del Partito democratico Enzo Amendola.
La polemica nasce dallo schema di decreto trasmesso dal ministero della Difesa qualche giorno fa al Parlamento. Sulla carta si tratta di una seconda tranche di aiuti militari all’interno di un accordo con il Niger firmato nel 2017 quando al governo c’era Bazoum, sostenuto da diversi paesi europei e dagli Usa. Il governo Meloni vuole dare adesso circa 250 paracadute alle forza armate del Niger per un valore di 600 mila euro. Peccato però che la scorsa estate in Niger ci sia stato il golpe. E nella stessa relazione allegata al decreto si legge che «lo scorso 10 aprile sono arrivate a Nimaey le prime truppe russe»: «Nonostante – continua il documento alla Camera – la modesta entità del contingente russo per ora dislocato nell’aeroporto della capitale, non è da escludere che possa trattarsi dell’avanguardia di un nuovo parternariato strategico con Mosca. Il cambio di regime offre alla Russia l’opportunità di consolidare la proprio influenza nell’area saheliana».
Letta la relazione, il Pd ha protestato: «Mi chiedo come sia possibile che il ministero della Difesa voglia proseguire nel sostegno con armamenti a un regime che dialoga con Russia e Iran contro l’Europa e l’Occidente – dice Amendola – se non lo ritirano li denuncerò innanzitutto per danno erariale».