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 2025  marzo 07 Venerdì calendario

Tutti in coda per un selfie davanti alla Gintoneria...

Se digiti «Gintoneria di Davide» ora ci trovi scritto «chiuso definitivamente»: non il sito, proprio la Gintoneria. E per averne conferma basta andare in via Napo Torriani 15 dove sotto un tendone nero con la scritta ubriacante «fine wine and champagne by glass», trovi un foglio – decisamente più sobrio – firmato dalla Guardia di Finanza di Milano: «Locale sottoposto a sequestro preventivo»; 5 parole asciutte come la gola di chi non può permettersi bevute da «10mila euro a bottiglia», ma che rendono l’idea di quanto succedeva nei privé della mecca del divertimento a un «tiro» di schioppo dalla Stazione Centrale. Come accadde già con la famigerata discoteca Hollywood chiusa a suo tempo più o meno per gli stessi motivi (droga e prostituzione) per i quali sono stati messi i sigilli alla Gintoneria di Davide Lacerenza, ben coadiuvato dal piglio imprenditoriale della sempre attiva Stefania Nobile. Tanto il «self made man» con i trascorsi da fruttivendolo, quanto la figlia di Wanna Marchi con da imbonitrice tv sono finiti in manette: per Stefania si tratta di un ritorno, per Davide di un esordio. Due autentici «miti» per gli amanti del genere cash-trash che ha in Fabrizio Corona un ineguagliato – e forse ineguagliabile – punto di riferimento. Fatto sta che in queste ore non sono pochi gli ammiratori della coppia Lacerenza-Nobile (roba da mezzo milione di follower) che in via Napo Torriani si fanno addirittura i selfie; così, giusto per immortalarsi con alle spalle un luogo cult simbolo dei tempi. E che tempi… Epoca di grande eleganza con video dove il Lacerenza ostenta il lavaggio dei cerchioni della sua Ferrari «personalizzata» non attraverso l’uso di una normale spugna insaponata, ma tramite una eccezionale schiumata di Dom Perignon. Senza contare le raffinate scenette con Davide che si abbassa i pantaloni, esibisce i Rolex e getta sul tavolo mazzette di euro sbertucciando i «poveri».
«Ma quelle erano sono sparate acchiappa “mi piace“– lo difende Laura che con il fidanzato fanno cuoricini davanti all’ingresso sbarrato della Gintoneria -. Chi conosce Lacerenza sa che è un uomo con un cuore grande e di rara generosità». Insomma, la stessa tesi sostenuta dal sodale storico di Lacerenza: quel «Filippo Champagne» (ex fratello di bagordi di tale «Nevio lo stirato» a cui i media dedicano ampio spazio dopo che il programma radiofonico «La Zanzara» ha meritoriamente lanciato entrambi in versione opinionisti.
«Secondo me Lacerenza è uno che non ce l’ha ancora fatta ad arrivare ai livelli di Fabrizio Corona. Tutto questo casino non lo capisco. Che male c’è a divertirsi? e Se uno poi ha i soldi, è libero di sperperarli come meglio crede», sintetizza Max, giovane «imprenditore ramo compravendita auto». Max, evidentemente allineato alla filosofia di George Best («Ho speso molti soldi per alcool, donne e macchine veloci. Il resto l’ho sperperato»), aspetta pazientemente il suo turno per farsi pure lui un selfie; poi, prima di allontanarsi, torna sui suoi passi e scatta una foto anche a un avviso che ancora campeggia sulla vetrata della Gintoneria: «Chi non vuole farsi riprendere è pregato di dirlo preventivamente in reception». Qualcosa da temere?