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 2025  marzo 07 Venerdì calendario

Abusi sulle giovani allieve. «Se ti faccio passare alla cintura nera cosa mi dai in cambio?»: arrestato maestro di karate vicino Roma

«Che tipo di intimo indossi?» «Usciamo insieme, ma non dire niente a casa, capito?». E ancora: «Se ti faccio passare alla cintura nera cosa mi dai in cambio?». Allieve minorenni palpeggiate nel bagno della palestra o in auto durante le trasferte e attenzioni sessuali durante le lezioni di karate. Un sessantenne di Artena (vicino Roma), insegnante di arti marziali e presidente di un Centro karate attivo da oltre 30 anni nella cittadina, è stato arrestato dalla polizia per presunti abusi su minori. L’indagine è partita dopo la segnalazione di alcuni genitori delle vittime. L’uomo, arrestato dagli agenti del commissariato di Colleferro, ora si trova agli arresti domiciliari.
GLI EPISODI
Sarebbero tre le minorenni di età compresa tra i 14 e i 17 anni molestate dall’insegnante a partire dal 2024. L’attività di inchiesta sarebbe stata avviata da un’azione presentata dalla Federazione sportiva stessa alla Procura della Repubblica di Velletri e coordinata dal sostituto procuratore Francesco Brando, che ha chiesto e ottenuto l’applicazione della misura cautelare. Il Comune di Artena, che tra l’altro ha una consolidata tradizione nel settore delle arti marziali per la nascita, alla fine degli anni sessanta, di una società di Judo, ha immediatamente revocato la concessione d’uso della palestra (locale in cui si svolgeva da anni il corso di karate, con competizioni organizzate su tutto il territorio nazionale) alla società. «Qui tutti sapevano chi era e che faceva alle ragazzine – è lo sfogo amaro del papà di un’allieva vittima del maestro di karate – ma c’è un clima di omertà, nessuno ha mai voluto denunciare esplicitamente quello che succedeva in palestra, una vergogna, quell’uomo firmava persino la normativa Antiviolenza sulle donne... Gli ho affidato mia figlia, non mi do pace, spero che la giustizia faccia bene il suo corso e che alla fine del processo vada in galera, così non farà più male del a nessuno».

Come ha raccontato un testimone, qualcuno, tra i genitori, si era accorto che le allieve non stavano bene: una minorenne sarebbe stata baciata in un bagno scappando dalla palestra in lacrime; un’altra non voleva più fare sport e a casa diceva che aveva mal di testa e di accusare malesseri pur di non fare lezione con quell’insegnante.

I PRECEDENTI
Alle giovanissime il maestro prometteva aiuto nel futuro mondo del lavoro in cambio di «favori» particolari. La vicenda è stata ricostruita attraverso le parole delle vittime, ascoltate in audizione protetta alla presenza di una psicologa, come disposto dal Tribunale dei minori di Roma. L’uomo avrebbe approfittato delle allieve nei momenti in cui rimanevano da soli. Agli atti c’è anche un episodio in cui l’allenatore, nel corso di un soggiorno in albergo per una gara disputata a Follonica, bussò insistentemente alla camera d’albergo di due ragazze, rivolgendo loro domande estremamente intime. Intanto nel piccolo centro alle porte di Roma spuntano altri atteggiamenti inopportuni che anni fa avrebbero portato alla rottura del rapporto di lavoro e di amicizia con un altro insegnante della stessa disciplina, infastidito dai gravi comportamenti.