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 2025  marzo 06 Giovedì calendario

Tolkien, lettere inedite all’asta. Tra canzoni e imprecazioni

“Capisco che la dattilografa avesse a che fare con una materia con la quale non aveva familiarità, ma chiaramente non prestava molta attenzione a quello che scriveva”. L’irritazione per la sbadataggine della persona a cui era stato affidato il compito di trascrivere uno dei suoi manoscritti è una delle rivelazioni contenute in decine di lettere inedite di J.R.R. Tolkien che verranno messe all’asta da Jonkers Rare Books, un antiquario inglese specializzato in libri.
"Ha ridotto il mio testo a qualcosa di insensato”, si lamenta l’autore de Il Signore degli anelli e Lo Hobbit in una corrispondenza finora mai pubblicata che riflette il suo amore per la precisione del linguaggio e quanto detestasse la sciatteria. Lo scrittore elenca quindi una serie di errori marchiani commessi dalla dattilografa, tra cui confondere “poche” (tasca o portafoglio) per “poetic” (poetico) e “arias” (arie, melodie) per “cries” (grida).
Le lettere fanno parte di un archivio che comprende l’ultimo manoscritto originale di Tolkien in mani private, The Road Goes Ever on, una sua collaborazione con il compositore Donald Swan del noto duetto di autori di commedie musicali Flanders e Swann. “È indubbiamente il più importante materiale d’archivio di Tolkien che viene offerto a collezionisti, biblioteche e istituti accademici in più di una generazione”, dice al Guardian Christian Jonkers, fondatore dell’omonimo antiquario di libri rari.
Il prezzo di partenza per l’archivio, ottenuto dalla famiglia del compositore Swann, sarà di 550 mila sterline (quasi 650 mila euro). L’asta avrà luogo in aprile alla International Antiquarian Book Fair di New York. In precedenza, i manoscritti delle opere più famose di Tolkien furono acquistati nel 1956 per appena 1500 dollari dalla Marquette University di Milwaukee, il cui direttore della biblioteca riconobbe Il Signore degli anelli come un capolavoro del Ventesimo secolo in un momento in cui nessun’altra istituzione culturale manifestava interesse. Il libro ha poi finito per vendere 150 milioni di copie in tutto il mondo e, dopo la morte di Tolkien nel 1973, ha ispirato l’adattamento cinematografico diretto da Peter Jackson, diventato una delle serie di film di maggiore successo di tutti i tempi. Il resto dei suoi manoscritti furono donati dagli eredi dello scrittore alla Bodleian Library, la biblioteca dell’università di Oxford.
Le lettere e i materiali ora messi all’asta, che comprendono poemi, canzoni e appunti, riflettono tra l’altro la difficoltà di utilizzare i versi nella lingua degli Elfi da Il Signore degli anelli per il musical The Road Goes Ever on di Swann. “L’idea del libro era che il lettore potesse apprezzare il suono del linguaggio pur senza capirne il significato, una sorta di esercizio fonetico”, spiega Jonkers. “Ma la corrispondenza dimostra come per usarli nella commedia musicale sia stato necessario il contributo di Tolkien al fine di trovare la pronuncia e il ritmo metrico giusti”. Le missive mettono in risalto pure la spiccata simpatia dello scrittore per il compositore, a dispetto della sua fama di irascibilità e timidezza. "Non ridevo così tanto”, scrive Tolkien a Swann dopo avere assistito allo spettacolo, “da quando vidi l’arcivescovo di Canterbury scivolare su una buccia di banana”.