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 2025  marzo 06 Giovedì calendario

Cremona, ragazzina presa a schiaffi sull’autobus da due coetanee perché mangia un panino durante il Ramadan

Due studentesse diciassettenni di origine straniera hanno schiaffeggiato una loro coetanea italiana su un autobus della linea extraurbana Cremona-Spinadesco. La ragazzina era «rea» ai loro occhi di mangiare un panino durante il Ramadan. L’episodio è avvenuto nella tarda mattinata dello scorso 4 marzo, martedì grasso, a Cremona. Per le due giovani, di fede musulmana, la ragazza non avrebbe dovuto mangiare in quanto periodo di digiuno. «Mi vergogno sia come straniero che come musulmano per quanto accaduto e mi scuso con la ragazza e con l’Italia», ha dichiarato Aftab Ahmed, presidente dell’Associazione «Immigrati Cittadini» Onlus di Cremona, condannando fermamente la vicenda.
Resosi conto della lite, il conducente dell’autobus, un uomo di 52 anni, avrebbe immediatamente fermato il mezzo per intervenire. A quel punto, le due giovani, per guadagnarsi la fuga, lo avrebbero spintonato, ferendolo e rompendogli gli occhiali. Nel parapiglia generale, anche la ragazza aggredita sarebbe uscita in fretta e furia dal bus. Il conducente, invece, è finito al Pronto soccorso, riportando cinque giorni di prognosi e due giorni di non idoneità al lavoro. 
Sulla vicenda è intervenuto Aftab Ahmed, che fino a pochi mesi fa ricopriva la carica di presidente della Consulta Immigrati del Comune di Cremona, sottolineando come il rispetto delle leggi sia un dovere sia religioso che civile. «Ancora più grave è stata l’aggressione al conducente dell’autobus, un uomo più anziano, il cui unico errore è stato cercare di calmare la situazione» ha aggiunto. Ahmed ha poi ribadito che questo episodio è in netto contrasto con i principi dell’Islam e con i valori della società italiana: «L’Islam promuove tolleranza, rispetto e convivenza pacifica. Il Ramadan, in particolare, non è solo un mese di digiuno, ma un periodo di purificazione interiore, autocontrollo e solidarietà. Digiunare non significa semplicemente astenersi da cibo e acqua, ma anche dall’intolleranza, dall’arroganza e dall’aggressività. Nessuno ha il diritto di imporre le proprie pratiche religiose agli altri, tanto meno con la forza». Infine, Ahmed ha esortato la studentessa aggredita a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.