Corriere della Sera, 5 marzo 2025
Marquez e il nono Mondiale, la mamma: «No, vorrei lo vincesse Alex. Non mi importa del record di Valentino Rossi»
Nel box di Marc ed Alex Marquez, primo e secondo nella gara che ha inaugurato in Thailandia il Mondiale, il papà dei due – Julià – è presenza costante. Non si può dire lo stesso, invece, della madre, ovvero Roser Alentà, che però quando parla non è mai banale. E non lo è stata neanche ai microfoni di Cadena Ser, dove ha lasciato tutti di stucco.
«Vorrei che il mondiale lo vincesse Alex»
Lei, la mamma di Marc Marquez, l’otto volte campione del mondo che ha rinunciato a tutto (soldi e matrimonio con la Honda) rimettendosi in gioco da zero (partendo da un team satellite come quello Gresini) pur di tornare a lottare per un Mondiale che significherebbe eguagliare il numero di titoli del rivale per eccellenza, Valentino Rossi: «Ma, se dovessi scegliere, preferirei che il Mondiale lo vincesse Alex», le parole della donna. Come, scusi? «Sì, avete capito bene. In tutti questi anni di motomondiale lo hanno sempre accusato di essere lì solo perché fratello di una leggenda come Marc. Ma questa è una bugia, perché è un grandissimo lavoratore».
«Marc non ha l’ossessione del nono titolo»
Nessun dubbio dunque. Va bene la gloria di Marc, il fratello maggiore, ma la priorità adesso è Alex, il piccolo di casa (3 anni di differenza): «Il mio sogno sarebbe che Alex vincesse almeno un campionato, Marc ne ha già otto», ha ribadito convinta Roser Alentà. E la rivalità con Rossi? «Questo è secondario, per me, è il fattore meno importante. Se Alex dovesse mettere le mani sul titolo almeno una volta, sarei molto felice. E anche Marc la pensa così, lo ha ripetuto spesso. Non ha l’ossessione del nono Mondiale».
«Non volevo che andasse in Ducati»
Anche se non va a vedere tutte le gare, Roser Alentà resta comunque un punto di riferimento per Marc ed Alex, col primo che è solito chiederle consigli. Lo ha fatto anche nei giorni più combattuti, quando cioè si è trattato di decidere di lasciare la Honda dopo 11 anni per passare in Ducati: «Era un momento difficile e Marc aveva deciso di lasciare la sua squadra – ha spiegato – Gli ho detto di non farlo perché la Honda era la sua famiglia. Lui mi ha risposto: “Vuoi vedermi felice o sofferente su una moto che non funziona?’”. Alla fine ammetto che è stata la scelta giusta».