Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  marzo 05 Mercoledì calendario

Trump vende la sedi storiche dell’Fbi e di molti ministeri

Speriamo che non vendano anche la Casa Bianca e il Campidoglio di Washington. L’Amministrazione Trump fa sapere di aver messo in vendita 443 edifici storici di sua proprietà, fra cui la sede dell’Fbi e quella del Dipartimento della Giustizia. Lo scopo è ricavare denaro da edifici definiti (così come sono attualmente) “non essenziali per le operazioni governative”. L’idea è di trasferire le rispettive funzioni in palazzi meno costosi e più funzionali.
LA LISTA DELLE ALIENAZIONI
L’elenco include il J. Edgar Hoover Building, che funge da quartier generale dell’Fbi; anche se l’Amministrazione non ne parla in questa circostanza, far traslocare la polizia federale in un’altra sede chiuderebbe anche un’annosa polemica riguardante quest’edificio, la cui intitolazione a Hoover è contestata, da quando la figura del pluridecennale padre-padrone dell’Fbi è stata sottoposta a critiche severe da parte degli storici americani.
Altri edifici prestigiosi sulla lista della spesa sono il Robert F. Kennedy Department of Justice Building, l’Old Post Office Building e la sede centrale della Croce Rossa americana a Washington, D.C. La lista include proprietà in quasi tutti gli Stati, e comprende una vasta tipologia di edifici, dai tribunali ai garage. Sono elencate anche le sedi centrali del Dipartimento del Lavoro e del Dipartimento per l’Edilizia abitativa e lo sviluppo urbano.
Una fonte governativa spiega che “la vendita di queste proprietà garantirà che i soldi dei contribuenti non vengano più spesi per spazi federali vacanti o sottoutilizzati e eliminerà costose manutenzioni, liberando risorse da reinvestire in nuovi ambienti di lavoro”.