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 2025  marzo 04 Martedì calendario

Margelletti: “Ora in Ucraina moriranno donne e bambini, Trump consegna l’Europa a Mosca”

A pochi giorni di distanza dalla lite nello Studio Ovale tra Trump e Volodymyr Zelensky, il Presidente degli Usa ha ordinato la sospensione di tutti gli aiuti militari all’Ucraina. «Zelensky ha mostrato una chiara riluttanza a impegnarsi nel processo di pace – ha sottolineato a Fox News il vicepresidente americano JD Vance – ma credo che alla fine ci arriverà. Deve farlo». «L’annuncio di Trump è quello che ci aspettavamo – spiega Andrea Margelletti, esperto militare e presidente del Ce.S.I, Centro Studi Internazionali –. Gli americani sono tra i principali donatori in termini di equipaggiamento e soprattutto di difesa aerea e in un momento in cui gli attacchi russi si fanno più intensi, registreremo più morti di civili, donne e bambini ucraini. Evidentemente questa cosa non è rilevante per la Casa Bianca. Ciascuno è responsabile delle proprie azioni».
Cosa ne pensa della lite nello studio Ovale?
«Trump ha detto: “Abbiamo fatto una grande pagina di televisione”. In fin dei conti è stato uno show a uso personale. L’interesse preminente del Presidente degli Stati Uniti è rafforzarsi sul proprio elettorato, come fanno tutti i politici del mondo. Non è che se sei gli Stati Uniti ti cambiano le dinamiche della politica interna».
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Qual è il disegno di Trump?
«Gli Usa vogliono restare l’unica superpotenza mondiale e sanno che devono confrontarsi con la Cina. Per questo vogliono dividerla dalla Russia e in cambio devono dare a Mosca qualcosa di grande: così gli hanno dato noi, gli hanno dato l’Europa».
L’Europa può sostenere l’Ucraina da sola?
«L’Europa non esiste, è solo un continente. Una serie di Paesi europei cercheranno di mettere mano al proprio portafoglio e costruire rapidamente un’industria della difesa efficiente. Però il problema non è soltanto economico ma anche industriale. Dall’altro lato ci sono altri Paesi europei che hanno sensibilità diverse e dove la politica putiniana è andata in deroga alla logica. Parliamo di un dittatore, parliamo di uno che ammazza i giornalisti. Per qualcuno Putin sembra l’uomo della pace ma è sempre quello che ha rubato i bambini in Ucraina».
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L’Italia in che posizione è?
«Nel nostro Paese, come in molti altri paesi europei, negli ultimi tre anni si è preferito non raccontare la verità, ancora prima che arrivasse Giorgia Meloni al governo. La realtà è che la guerra è una possibilità. Spero di sbagliarmi, ma sono convinto che ci sarà. Siamo nel momento più drammatico dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e nonostante tutto, continuiamo a dire che non succederà. Ma la situazione è peggiorata e il Paese non è stato preparato per affrontare una discussione matura che, come al solito, è degradata in caciara».
Quali sono le responsabilità dell’Europa che si è svegliata improvvisamente senza un esercito?
«L’Europa ha preferito pensare che la propria sicurezza sarebbe stata sempre delegata agli americani, non pensando che il mondo cambia. Ancora oggi, invece di accelerare sui processi, si dice parliamone. Si agisce con tempi ottocenteschi. La rapidità di questi anni ha travolto i progetti europei e la classe politica europea si è mostrata sinceramente impreparata. E poi la stessa Amministrazione Trump ha velocizzato ancora di più i tempi. Sarebbe fondamentale prepararsi, perché se non iniziamo continueremo a non essere pronti»
Quanto può durare l’Ucraina senza il sostegno americano?
«È impossibile dare una risposta, se lo facessi non sarei un analista serio. Posso solo dire che gli ucraini combatteranno fino allo stremo».