Corriere della Sera, 4 marzo 2025
Prince, il portavoce dei 10mila bengalesi di Venezia, entra in FdI: «Abbiamo gli stessi valori su sicurezza e famiglia»
Gli elettori sono in crescita e a Venezia (e provincia) Fratelli d’Italia apre le porte a nuovi iscritti e ad una rinnovata classe dirigente. Tra questi spunta anche un nome che non ti aspetti: quello di Prince Howlader, portavoce della comunità bengalese a Venezia, nel coordinamento del circolo Mestre Carpenedo.
«Gli immigrati vanno assimilati altrimenti tendono a radicalizzarsi – sottolinea il senatore e commissario metropolitano Raffaele Speranzon – e in questo caso parliamo di una comunità attenta a certi valori». Lui lo conferma. «Raffaele lo conosco da un po’ di tempo e abbiamo tantissimi valori in comune: la sicurezza, la famiglia, il lavoro – spiega Howlader – C’è destra e destra, quella della Lega non mi piace, invece FdI è coerente con quello che dice. Io non mi candido a nulla, ma voglio portare avanti le battaglie sulla sicurezza, per le persone fragili, i giovani». Dietro di lui potrebbe esserci anche un pacchetto di voti: i bengalesi sono oltre 10 mila in città, ma attualmente potrebbero andare alle urne circa 600-700, numero destinato a salire.
Archiviati i congressi (tenuti tra il 15 febbraio ed il 2 marzo in 27 Comuni) che hanno eletto il coordinatore e il direttivo di ogni circolo, il partito della premier Giorgia Meloni guarda alle prossime scadenze elettorali arruolando militanti in grado di allontanare pregiudizi ed etichette. «Nostalgici del passato non ne abbiamo – assicura Speranzon – mentre ci sono persone pragmatiche che rivendicano con orgoglio una militanza politica all’interno della Destra». Per FdI questi congressi rappresentano una novità nata dalla necessità di strutturare un partito che non è più quello che raccoglieva il 5 per cento. «Siamo il primo partito d’Italia e del Veneto – ricorda Speranzon – in alcuni comuni abbiamo sfiorato il 50 per cento». Nel solo Comune di Venezia gli iscritti hanno raggiunto quota 576 con una crescita del 31 per cento rispetto al 2023, mentre nell’intera area metropolitana (Venezia esclusa) gli iscritti sono 1.122 (+22 per cento). «Per responsabilizzare la base abbiamo deciso di mettere nelle mani degli iscritti la scelta delle sue linee guida programmatiche – spiega il senatore – Ora il nostro obiettivo è costruire una credibilità nei confronti dei cittadini presentandoci come una squadra unita e consapevole delle proprie responsabilità».
Su una possibile corsa quale candidato sindaco di Venezia, di cui si vocifera da mesi, Speranzon prende tempo e rinvia ogni decisione all’autunno: «Prima va affrontata la dinamica regionale». A Venezia città, dove il Commissario comunale è Fabio Raschillà e dove il circolo di Mestre Carpenedo è quello con il maggior numero di iscritti (258) di tutta la provincia, sono stati eletti coordinatori Barbara Forti (Favaro Veneto), Nicole Pezzato (Chirignago Zelarino), Giacomo Azzalin (Mestre Carpenedo), Angelo Scapin (Marghera), Andrea Barbini (Venezia Murano Burano) e Marina Faraguna (Lido Pellestrina). Invece tra i nomi dei coordinatori provinciali, spiccano quelli del sindaco di Marcon Matteo Romanello, dell’ex consigliere regionale di Progetto Nordest Diego Cancian e di Adriano Burato, storico militante di Eraclea finito quasi vent’anni fa anche nel mirino del «clan dei casalesi» di Luciano Donadio.