Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  marzo 03 Lunedì calendario

La “pacificazione postale” di Urso: un francobollo per l’ex partigiana e l’ex repubblichina

Marisa non ci avrebbe riso su. La “pacificazione postale”- un colpo a sinistra e l’altro a destra, scurdammoce ‘o passato – non poteva essere nelle sue corde, né l’avrebbe permessa. La partigiana, la combattente, la femminista, la vice presidente della Camera, la donna delle mimose fiore dell’8 marzo, lei Marisa Rodano ne avrebbe avuto di che dire e insegnare sull’antifascismo e la difesa dei diritti delle donne e dei valori di libertà.
Ma alla vigilia di questo 8 marzo del governo di Giorgia Meloni, c’è un tentativo di pacificazione, di rivalutazione della storia degli anni del fascismo. Passa anche attraverso la “parificazione postale”. La definizione è dell’Anpi e di Gianfranco Pagliarulo, il presidente. Cosa significa. Il ministro Adolfo Urso e la sottosegretaria Fausta Bergamotto hanno accolto il desiderio dell’annullo postale, del francobollo, in memoria di Maria Lisa Cinciari Rodano. La cerimonia sarà alle 11 dell’8 marzo alla Casa delle donne a Roma. Ma avevano altresì deciso di collegarla a quella per il francobollo commemorativo di Marilena Grill, ausiliaria della Repubblica di Salò, uccisa per vendetta alla fine del conflitto. Stesso giorno, 8 marzo. Ora l’annullo per la Grill sarà anticipato al 7 marzo,venerdì prossimo, per evitare la coincidenza che “Noi Rete Donne” e la famiglia hanno stoppato.
“Mia madre si sarebbe rivoltata nella tomba”, commenta lapidaria Giulia Rodano. “Hanno tentato riscrivere la storia da parte della destra mettendo sullo stesso piano chi combattè il fascismo e il nazismo e chi non fece quella scelta. Mia madre non avrebbe certo voluto un ricordo così”. Pericolo scampato. Rete donne, erede dell’Udi, l’Unione donne italiane di cui Marisa Rodano fu una delle fondatrici, si è prodigata per evitare sovrapposizioni tra lotta partigiana e repubblichini.
Mantenere vivi quegli insegnamenti, non dimenticare le lotte e la scommessa ideale è quanto Marisa Rodano ha sempre cercato di fare nei suoi 101 anni di vita. Un secolo di vita antifascista che non ammetteva lo sgambetto nell’anniversario della morte.
Dall’Anpi nel novembre passato era partita una protesta proprio sul revisionismo filatelico che il ministro del made in Italy, Adolfo Urso sta portando avanti. La serie dei francobolli nostalgici infatti continua.