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 2025  marzo 03 Lunedì calendario

Max Felicitas, il pornoattore in catene davanti alla scuola: "Discriminato per il mio lavoro"

Ha mantenuto la promessa fatta ieri su Instagram, presentandosi fuori da scuola con le catene ai polsi, un giubbotto bianco su cui campeggiava la scritta “Libertà” ripetuta più volte e un bavaglio sulla bocca: il porno attore Edoardo Barbares, in arte Max Felicitas, ha messo in atto la sua protesta davanti all’ingresso principale dell’Istituto d’istruzione superiore “Andrea Ponti” di Gallarate (nel Varesotto), dove proprio questa mattina avrebbe dovuto tenere un incontro con gli studenti.
L’evento è poi stato annullato a seguito delle polemiche dell’associazione Pro Vita & Famiglia e il conseguente intervento dell’Ufficio scolastico regionale.
“Forse hanno paura della ricostituzione del partito dell’amore” ha dichiarato questa mattina Lorenzo Puglisi, avvocato esperto in diritto digitale che avrebbe dovuto partecipare all’evento insieme a Barbares e all’urologo Danilo Centrella.
“Siamo stati discriminati – ha proseguito il legale – Max è un artista, è venuto a parlare ai ragazzi di temi importanti”.
Lo scopo dell’iniziativa, che era stata promossa dagli studenti e avallata dal dirigente scolastico Massimo Angeloni, era infatti quello di parlare di affettività, bullismo e devianze.
Max Felicitas è stato applaudito dai ragazzi, che nei giorni scorsi avevano a loro volta denunciato la “censura” a cui si sono sentiti sottoposti e oggi hanno approfittato dell’occasione per segnalare i problemi della scuola come “infiltrazioni dal tetto e pc obsoleti”.
Il porno attore, che da tempo è impegnato in attività antibullismo, è stato poi scortato dagli studenti fino alla propria auto, interrompendo la protesta prima dell’inizio delle lezioni per consentire il regolare ingresso a scuola: “Chi ha deciso dovrebbe cambiare lavoro – ha sottolineato, stigmatizzando ancora una volta l’annullamento dell’incontro – Ai ragazzi è stato dato un messaggio bruttissimo, ovvero che si può essere discriminati per il proprio lavoro. Io avrei parlato di malattie sessualmente trasmissibili, dell’importanza del preservativo, di bullismo. Bullismo che ho subito, per questo tengo tanto alla scuola”.
Il dirigente scolastico Massimo Angeloni sulla vicenda ha fissato alcuni punti chiari. “Lo stesso incontro con lo stesso protagonista è stato organizzato al Parini (liceo milanese) senza che vi fossero polemiche di sorta. E allora perché al Parini sì e al Ponti no?”, si chiede. E ancora: “io ho deciso di sospendere l’incontro dopo comunicazione ufficiosa dell’ufficio scolastico regionale. Attendo le motivazioni di tale posizione. Quindi è ad altri che bisogna chiedere il perché dell’annullamento. Io ho sospeso l’incontro per tutelare i ragazzi da strumentalizzazioni”.
E sui Pro Vita le cui proteste hanno scatenato le polemiche dei giorni scorsi e la presa di posizione di Felicitas e degli studenti: “Come scuola non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione da questa associazione. Se mi avessero chiamato ci saremmo confrontati, avrebbero potuto partecipare all’incontro e i ragazzi li avrebbero accolti. Avrebbero avuto la possibilità di parlare agli studenti, hanno deciso di comunicare con noi a mezzo stampa”.