Libero, 3 marzo 2025
Ancora non si sa a chi andrà l’eredità di Hackman
Resta fitto il mistero sulla morte del 95enne Gene Hackman, la stella del cinema trovata priva di vita nella sua villa di Santa Fe insieme alla moglie e a uno dei 3 cani. Escluso l’avvelenamento da monossido di carbonio, gli inquirenti si stanno concentrando sulle pillole trovate accanto al corpo della moglie dell’attore, Betsy Arakawa. In contemporanea sta diventando centrale la questione dell’eredità di Hackman, 90 milioni di dollari – tra beni liquidi e investimenti immobiliari in California e New Mexico - che ancora non hanno un legittimo proprietario. Per stabilirlo è necessario stabilire quando sia morta la Arakawa. Secondo una legge denominata “Simultaneous Death Act”, infatti, due persone morte a distanza massima di 120 ore l’una dall’altra vengono considerate morte «nello stesso momento». Se così fosse il patrimonio di Hackman, sarebbe diviso tra gli eredi diretti dell’attore. Se invece l’Arakawa fosse morta più di cinque giorni dopo il marito, a quel punto entrerebbero in gioco anche gli eredi diretti della donna. Un indizio importante sul giorno della morte dell’attore porta al 17 febbraio, giorno in cui il suo pacemaker ha smesso di funzionare.
Quanto alle cause dei decessi, gli inquirenti si trovano ancora di fronte a tanti dubbi. Di fatto le ipotesi sul tavolo sono ancora tutte aperte, da quella dell’omicidio, a quella del suicidio, passando per l’incidente domestico e la fatalità. L’unica realmente esclusa pare essere quella da avvelenamento da monossido di carbonio perché, stando a quanto ha dichiarato lo sceriffo Aidan Mendoza, «il gas può dissiparsi dall’ambiente ma non dal corpo» e secondo quanto ha riferito, sia Hackman che la moglie sarebbero risultati negativi ai test.
Mendoza avrebbe invece puntato l’attenzione sulle pillole trovate accanto al corpo della Arakawa. «Potrebbero essere molto importanti». Stesso pensiero della patologa Priya Banerjee: «Quelle pillole potrebbero aiutarci a capire di cosa soffriva lei. L’idea del suicidio è sempre lì» ha detto al New York Post per poi aggiungere che il cuore del 95enne Hackman potrebbe non aver retto alla morte della moglie con cui era sposato da 34 anni.