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 2025  gennaio 13 Lunedì calendario

Biografia di Marco Romano

Marco Romano (1934-2024), architetto milanese. «Inventore dell’estetica della città. Laureato in Architettura al Politecnico, avviò nel 1961 uno studio professionale con Mario Bellini – in seguito con Augusto Cagnardi – seguendo progetti di architettura e urbanistica. Da quello stesso anno diventa assistente di Giovanni Astengo all’Istituto universitario di Architettura di Venezia, poi professore e, infine, direttore del dipartimento di Urbanistica dal 1978 al 1982. In seguito sarà professore a Palermo e Genova (dove è stato coordinatore del dottorato di ricerca su Teorie e metodi della progettazione). Ha insegnato Esthétique de la Ville alla Facoltà di Ginevra e all’Accademia di Architettura di Mendrisio. Romano è stato il promotore di una fondamentale mozione all’assemblea dei Soci dell’Inu (Istituto nazionale di urbanistica) di Arezzo che portò al convegno nazionale di Bologna del 1970 su Il controllo pubblico del territorio per una politica della casa e dei servizi, che ha rappresentato una svolta nella storia dell’istituto. Ha diretto la rivista Urbanistica dal 1977 al 1984 pubblicando il numero del cinquantenario. È stato, inoltre, direttore scientifico della sezione italiana alla XVII Triennale di Milano, che ha avuto come tema Le città del mondo: il futuro delle metropoli. Ha collaborato con la Voce e con il Corriere della Sera. Nelle sue opere teoriche, Romano sostiene che le città debbano venire ancora oggi disegnate con il proposito di renderle belle seguendo quel “canone occidentale” del linguaggio architettonico che ha reso ineguagliabili le città italiane ed europee. Le città formano esse stesse un corpus teorico rintracciabile al loro interno e riproponibile. Sono temi che si ritrovano in diversi dei suoi numerosi saggi tra i quali L’estetica della città europea (Einaudi, 1993), Costruire le città (Skira, 2004), La città come opera d’arte (Einaudi, 2008), Ascesa e declino della città europea (Raffaello Cortina. 2010), Liberi di costruire (Bollati Boringhieri, 2013), quest’ultimo un saggio contro le politiche vincolistiche dei Piani regolatori. Era figura molto attiva nel dibattito pubblico milanese. Sposato dal 1993 con la giornalista Lina Sotis, Marco Romano interveniva a numerosi dibattiti senza preclusioni ideologiche, dalla Casa della Cultura a molte altre istituzioni. Era iscritto all’Ordine degli architetti e aveva fatto parte della Commissione edilizia a Milano e del Consiglio superiore del ministero dei Beni culturali. Il libro che ha sempre accompagnato Romano è stato Il Gattopardo: in primo luogo perché il protagonista è il suo trisnonno Giulio; in secondo luogo per il crescere della fama del lontano cugino, Giuseppe Tomasi» [Panza, Cds].