Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Barry Goldberg (1942-2025). Tastierista statunitense. «Nato a Chicago il 25 dicembre 1942. Da adolescente si confrontò con leggende del blues come Muddy Waters, Otis Rush e Howlin’ Wolf, e strinse amicizia con il chitarrista Mike Bloomfield. Sia Goldberg che Bloomfield apparvero con la Paul Butterfield Blues Band al Newport Folk Festival del 1965, supportando Bob Dylan in un set elettrico che sarebbe diventato una delle performance più controverse della storia del rock. Goldberg fu gettato nella mischia inaspettatamente. “Quando arrivai a Newport il produttore, Paul Rothchild, fu davvero ostinato e scortese, e disse: ‘Assolutamente niente organo’”, ha ricordato Goldberg in un’intervista del 1996. “Non voleva quell’elemento. Paul e Michael cercarono di parlargli, ma lui era davvero contrario. Quindi non sapevo dove andare. Ero bloccato lì, lontano da Chicago. Una sera eravamo seduti e Bob si è presentato dicendo: ‘Il tastierista non è ancora arrivato’ e Michael Bloomfield ha detto: ‘C’è un grande tastierista qui: Barry’, e Bob ha detto: ‘Vuoi venire al sound check?’ e io ho risposto: ‘Certo’, ed è così che ho potuto farlo ed è andata benissimo. E poi abbiamo continuato anche la sera”. Non molto tempo dopo, Goldberg forma la Goldberg-Miller Blues Band con Steve Miller. Pubblicarono un singolo intitolato The Mother Song prima che Miller partisse per San Francisco. Nel 1967 formò anche gli Electric Flag con Bloomfield e la Barry Goldberg Reunion nel 1968. Come autore di canzoni, i lavori di Goldberg (alcuni dei quali scritti insieme a Gerry Goffin) sono stati registrati da artisti del calibro di Rod Stewart, Gladys Knight, Joe Cocker, Gram Parsons, B. J. Thomas e altri. Ha inoltre contribuito tra gli altri agli album dei Ramones, dei Flying Burrito Brothers, di Leonard Cohen» [Rockol].

GIORGIO DELL’ARTI, scheda aggiornata al 24 gennaio 2025 (fonte Anteprima)