Anteprima, 28 gennaio 2025
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Biografia di Simonetta Avalle
Simonetta Avalle (1940-2025). Allenatrice di pallavolo. «Aveva iniziato a 22 anni, nella sua Tor Sapienza, il quartiere tanto amato e da lei introdotto a uno sport che, mezzo secolo fa, lì era sconosciuto. Sul campo parrocchiale di San Vincenzo De’ Paoli (la chiesa dove domani si terranno i suoi funerali), Avalle mosse i primi passi, allenando un gruppo di ragazze (tutte originarie di Tor Sapienza) che con lei alla guida riuscirono a vincere due titoli nazionali Allievi. Promozione dopo promozione, sorpresa dopo sorpresa, quella che era a tutti gli effetti la squadra di un quartiere (e in cui Simonetta e suo fratello Gianni misero a lungo i loro soldi) compì l’impossibile: il Tor Sapienza venne promosso in serie A2, e a quel punto il resto d’Italia non poteva non accorgersi di quella giovane donna laureata in Lettere e Filosofia (fintanto che allenò a Roma continuò a svolgere il lavoro di insegnante al liceo). Il Tor Sapienza, che prima giocava nel campo all’aperto del quartiere, poi si spostò al Pallone Tiber a Talenti, e infine al Palazzetto dello Sport. Avalle lasciò il club quando arrivò da Colli Aniene la chiamata di una società ambiziosa, la Fincres Roma, che con lei in panchina salì in A1 e andò a vincere la Coppa Cev (seconda competizione europea per importanza) nel 1993, imponendosi in trasferta sulle turche dell’Eczacibasi. A livello di club, quello sarebbe stato per Simonetta (che poi avrebbe guidato anche Arzano, Firenze e Reggio Calabria) il momento più alto. Molto colta, Avalle può essere definita anche una pioniera: dopo Liliana Pizzo a Catania, fu la prima allenatrice donna in serie A1. Una mosca bianca in un mondo, il volley femminile, che continua ad avere sempre e solo allenatori uomini. Simonetta amava così tanto il suo sport che nel tempo libero... andava a vedere partite di pallavolo; negli ultimi mesi di vita, la si vedeva al Palazzetto dello Sport ogni volta che la Smi Roma Volley vi giocava i match casalinghi. Dicono che è sempre stata «un esempio» nel forgiare atlete, nello scovare il talento e nel saperlo indirizzare verso il ruolo giusto. Conosceva la disciplina come pochi altri, e ancora più sapeva trattare con le giocatrici: molte le sono rimaste amiche per tutta la vita: una campionessa di rapporti umani. L’ex capitana della Nazionale campione del mondo 2002, Manuela Leggeri, e Federica Lisi (moglie del compianto Vigor Bovolenta) sono solo due delle atlete prese ragazzine da Avalle e lanciate in orbita. Terminata l’avventura in A1 nel 2006, Simonetta tornò nella sua Roma per allenare il Volleyfriends, una società giovanile sempre di Tor Sapienza, e per anni è stata selezionatrice del Lazio per il Trofeo delle Regioni, oltre a lavorare per il Volleyrò Casal de’ Pazzi; a livello federale ha ricoperto l’incarico di consigliere nazionale (quota tecnici) nel quadriennio 2008-2012» [Giacomo Rossetti, Mess]. Rubata alla vita da un arresto cardiaco. Aveva 74 anni.