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 2025  febbraio 03 Lunedì calendario

Biografia di Mauro Antignano

Mauro Antignano (1967-2025). Funzionario di polizia a Milano. Lasciava la scrivania per battere i marciapiedi e della malavita sapeva tutto e conosceva tutti. Era uno sbirro a 360 gradi. Eppure, non ha mai avuto titoli a tutta pagina e non è mai apparso in tv. Mauro Antignano è morto a soli 58 anni. E con lui se ne va un Commissario capo amato e stimato da colleghi e magistrati. Resta il suo nome scritto in centinaia di informative arrivate sui tavoli dei dirigenti della Questura e dei giudici. Ed erano sempre perfette, ricche di prove e riscontri. Per chi le riceveva, quella firma era una garanzia, la certezza che l’indagine era ben fatta. I colleghi lo definivano un investigatore sopraffino. Lui si descriveva come un umile sbirro. Apprezzato anche all’estero, aveva nel palmarès arresti di boss di calibro internazionale. Era quello che andava nei quartieri con i colleghi giovani e faceva vedere come si fa un interrogatorio. Antignano era un detective intelligente che sapeva tenere i rapporti con i cronisti, si intratteneva volentieri ma quando gli chiedevamo se potevamo scrivere il suo nome, la risposta era sempre la stessa, detta con un largo sorriso: «Meglio di no. Lasciamo perdere». Quando in Questura seguiva la criminalità straniera, una volta gli domandammo di certe prostitute russe e marocchine, legate a sfruttatori d’ogni tipo. La risposta: «Le escort russe sono le slot machine del sesso e quelle marocchine mentono sempre. Ne ho appena sentita una ed è la quarta versione dei fatti che mi racconta». Da un po’ di tempo Antignano era al commissariato di Lambrate. Si occupava degli immigrati nel centro di via Corelli. Lui che nel 2015 aveva in mano l’indagine sulla “coppia dell’acido”, fino ai processi, ricevendo encomi e attestati di stima.