Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  febbraio 14 Venerdì calendario

Biografia di Mimmo Lucà

Mimmo Lucà (1953-2025). Deputato. «Nei Cristiano sociali dall’inizio degli anni 90, poi nei Progressisti, tra i primi ad aderire all’Ulivo, nei Ds e nel Pd, è stato deputato per cinque legislature, dal 1994 al 2013. Nato in Calabria a Gioiosa Ionica, Lucà è cresciuto nell’impegno sociale e politico con le Acli di Torino nella stagione del dopo Concilio, della “fine del collateralismo”, più vicina alle lotte operaie. Nelle Acli è stato presidente a Torino e vicepresidente nazionale. Nel 1993 è stato tra i promotori, con Ermanno Gorrieri e Pierre Carniti, del movimento dei Cristiano sociali. Dal 1994 in Parlamento, ha partecipato a pieno titolo alla coalizione progressista e, da subito, ha sostenuto con i Cristiano sociali la scelta di Romano Prodi. Eletto nel collegio uninominale di Rivoli, Orbassano, Rivalta, Beinasco, Bruino, Volvera ha sempre avuto un forte legame con il territorio dove risiedeva. Nel 1998, con i Cristiano sociali, è stato co-fondatore dei Ds, dove ha lavorato per valorizzare la pluralità delle culture della sinistra e l’integrazione delle forze riformatrici. Dopo la sconfitta elettorale del 2001, ha sostenuto Piero Fassino al congresso dei Ds di Pesaro ed è entrato nella segreteria nazionale. Nel 2003 è stato eletto coordinatore dei Cristiano sociali e ha mantenuto il ruolo di leader fino a quando il movimento si è sciolto, nel 2017. Diversi sono stati i momenti di tensione con la Cei di Ruini, a cominciare dalle questioni etiche e dal referendum sulla fecondazione assistita, in cui i Cristiano sociali non seguirono l’invito all’astensione. Sulla scia di Gorrieri, Lucà ha caratterizzato il movimento sui temi dell’uguaglianza sostanziale, della giustizia sociale, della solidarietà pubblica e comunitaria verso i più deboli. La nascita del Pd è stata vissuta come traguardo della traversata che i Cristiani sociali avevano iniziato da soli, mentre le rappresentanze cattoliche nel 1994 facevano in prevalenza altre scelte. Lucà è stato vicepresidente dei deputati Ds, Segretario di presidenza della Camera, presidente della commissione Affari sociali. Chiusa l’esperienza parlamentare, è stato tra i promotori dell’Alleanza per la tutela della non Autosufficienza e tuttora era presidente del Consorzio socio assistenziale Cidis di Orbassano. Se il movimento dei Cristiani sociali ha concluso la sua esperienza, ha scritto Lucà nel libro Da credenti nella sinistra, “l’avventura dei cristiano sociali, senza la maiuscola, non si arresterà” perché “sono il filo rosso di un percorso in cui non cesseranno di riconoscersi le speranze e le esperienze, ricche di senso e di passione, di tante espressioni dell’impegno sociale, sindacale e politico del futuro, motivate dall’inquietudine di una fede vissuta nel costante riferimento al Vangelo dei piccoli e agli ideali di giustizia, di uguaglianza e di solidarietà”» [Rep].