Anteprima, 22 febbraio 2025
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Biografia di Gaetano Renda
Gaetano Renda (1955-2025). Impresario nel settore delle sale cinematografiche. «È morto ieri mattina: era una figura di riferimento del panorama cinematografico torinese, proprietario del Cinema Centrale, del Fratelli Marx e del Due Giardini e fino al 2023 membro del comitato di gestione del Museo del Cinema. È scomparso all’età di 71 anni al termine di una grave e breve malattia. Originario di Lamezia Terme, insieme a Fulvio Marcellino ha dato vita al circuito Slow Cinema che oltre alle tre sale torinesi gestisce anche il cinema teatro I Portici a Fossano e il Politeama a Ivrea. “Per Gaetano parla la sua storia”, dichiara Marcellino che per più quarant’anni con Renda ha lavorato fianco a fianco. Una vita dedicata al cinema, la cui dedizione e cura è stata riconosciuta anche alla Mostra del Cinema di Venezia che, lo scorso anno, gli ha conferito il premio d’onore alla decima edizione del Premio Carlo Lizzani dedicato agli esercenti italiani più coraggiosi. Tra i primi a riaprire dopo la pandemia, quando la maggior parte degli altri esercenti senza film in uscita preferivano tenere le sale chiuse, negli ultimi anni Renda ha profuso il suo impegno per la rinascita del cinema in città, impegnandosi per mantenere viva la tradizione delle sale cinematografiche e promuovendo iniziative ed eventi per rivitalizzare l’interesse del pubblico, dalle matinée ai film d’autore in lingua originale. Nel 2022, in occasione del quarantesimo Torino Film Festival, Renda aveva curato e coordinato il convegno “Cinema mon amour – L’avventurosa storia del cinema nelle sale”, per riaffermare il valore della visione collettiva e la centralità della sala come presidio culturale e luogo di aggregazione sociale e provare a immaginarne e costruirne il futuro. “Dobbiamo reinventare un modo di gestire i cinema che metta il pubblico al centro”, era il suo mantra. E fino all’ultimo ha lavorato ostinatamente per farlo. “Continueremo ad andare avanti sulla stessa strada” promette Marcellino. La via è tracciata» [Rep].