16 gennaio 2025
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Biografia di Robert F. Kennedy Jr (Robert Francis Kennedy Jr)
Robert F. Kennedy Jr (Robert Francis Kennedy Jr), nato a Washington (Stati Uniti) il 17 gennaio 1954 (71 anni). Avvocato. Attivista. Politico (indipendente, dal 2023; già democratico). «Ho così tanti scheletri nell’armadio che se loro potessero votare mi candiderei a re del mondo» • «Un vero Kennedy di razza, figlio terzogenito di Bobby (RFK Sr) e nipote di John Fitzgerald Kennedy (JFK), come tale è stato onorato anche lui di un acronimo: RFK Jr. Il padre, dopo esser stato a capo del dipartimento di Giustizia, venne ucciso nel ’68. Eletto senatore, era in corsa per la presidenza e aveva appena vinto le primarie democratiche in California. RFK Jr, quando il padre morì, aveva 14 anni. Lo zio, primo presidente cattolico, era stato ammazzato cinque anni prima a Dallas, in Texas. […] RFK Jr, cresciuto con dieci tra fratelli e sorelle, racconta che da ragazzo preferiva stare nella natura, come un giovane Nick Adams, piuttosto che in classe» (Giulio Silvano). «“In inverno, la nostra casa di Hickory Hill, in Virginia, diventava un satellite della Casa Bianca. Molte delle grandi questioni dell’epoca, tra cui l’integrazione razziale in Mississippi e in Alabama, i diritti civili, la Baia dei Porci, la crisi missilistica di Cuba, tutto questo veniva gestito da casa mia. E noi ragazzi eravamo coinvolti perché ascoltavamo i dibattiti e vedevamo la storia scorrere davanti ai nostri occhi”. Il mondo ha conosciuto Robert Kennedy come politico e come statista. Com’era come padre? “Era un padre meraviglioso e molto attento. […] Da piccolo andavo male a scuola e sentivo che se avessi percepito la sua disapprovazione questo mi avrebbe spezzato il cuore. Invece, lui mostrava grande interesse nelle cose in cui ero bravo, la mia cura per gli animali – allevavo piccioni viaggiatori, allenavo falchi, andavo a pesca e a caccia –: lui mostrava un reale interesse e mi incoraggiava a continuare queste cose […] senza disapprovarmi per le cose in cui, invece, non ero bravo”» (Alessandro Gisotti). «La madre lo spedì in un istituto gesuita e poi in due diversi collegi, da cui fu espulso per uso di sostanze stupefacenti. Riuscì comunque a finire a Harvard, l’università di famiglia. Quando aveva ventinove anni, mentre stava andando in un centro di disintossicazione, venne ritrovato che stava male nel bagno di un aereo e fu arrestato per possesso di eroina» (Silvano). Di recente «ha dichiarato in un video che i suoi voti scolastici al liceo erano migliorati dopo che aveva iniziato a fare uso di eroina. “Ero l’ultimo della mia classe, ho iniziato a fare uso di eroina e sono arrivato a essere il primo della mia classe. All’improvviso sono riuscito a stare seduto e leggere”, ha detto. […] Kennedy ha descritto il suo abuso di sostanze come una “compulsione” che alla fine “svuota tutta la tua vita”. Ha detto che la cocaina e l’eroina sono diventate le sue droghe preferite. Kennedy è stato arrestato per possesso di eroina mentre volava in Minnesota per disintossicarsi nel 1983, ha ricordato, dicendo che è stata “la cosa migliore che potesse capitarmi” perché quell’evento lo ha portato a uscire dalla dipendenza”» (Francesco Semprini). Avendo nel frattempo conseguito una laurea in Storia e letteratura americana e un dottorato in Giurisprudenza, dalla dipendenza dalla droga Kennedy «seppe uscire soltanto quando qualcuno dell’associazione Riverkeeper nel 1985 gli affidò l’incarico di avvocato nelle cause sull’inquinamento delle acque. Evitando due anni di carcere per possesso di eroina, Bobby era stato volontario nei programmi ambientalisti nello Stato di New York. Fu lì che trovò la sua strada, e la percorse alla grande» (Michele Farina). «Lavori bloccati per dighe e acquedotti, dal Cile al Québec, protezione di terre vergini e riconoscimento dei diritti delle tribù locali e delle popolazioni indigene. “The toxic avenger”, lo chiamavano. Il suo studio, dal nome stile Broadway, Kennedy & Madonna, si è sempre impegnato contro chi inquina, chi sporca, chi mette il profitto davanti alla bellezza del paesaggio naturale» (Silvano). «Nel 1999 fonda la Waterkeeper Alliance, che ancora oggi implementa progetti in 44 Paesi. Nel 2007 il “Kennedy verde” […] è all’apice della popolarità. Uno dei tre finalisti al premio “avvocato ambientalista dell’anno”, per la sentenza da 400 milioni di dollari a carico della DuPont per contaminazione da zinco in West Virginia. Finalista, ma non vincitore. Il blasone dei Kennedy e una carriera da Erin Brockovich dei ricchi: cosa aspetta a chiamarlo il Partito democratico? Bobby Junior ha fatto campagna per Obama. E il suo nome è preso in considerazione dal primo presidente nero d’America per guidare l’Agenzia per la protezione dell’ambiente. Ma non viene scelto. Calcolo politico: quei 14 anni di tossicodipendenza avrebbero rappresentato un ostacolo importante per il via libera del Senato» (Farina). «Il tempo […] lo cambia. Inizia a occuparsi di allergie (i suoi sette figli ne hanno diverse), poi […] di vaccini» (Anna Lombardi). «Per decenni, in linea con la tradizione familiare, ha votato (e finanziato) il Partito democratico (nel 2008 appoggiò Hillary Clinton alle primarie democratiche contro Barack Obama), ma già verso la fine degli anni Novanta iniziò a manifestare dubbi sui vaccini. Tra i fondatori della Food Allergy Initiative – organizzazione no profit che ha come “missione” quella di finanziare la ricerca sulle allergie alimentari e di “mantenere i pazienti al sicuro attraverso una corretta educazione” (è la più grande fonte privata di finanziamento per la ricerca sulle allergie alimentari negli Stati Uniti), – dal 2005 diventa il guru di una nuova tendenza antiscientifica che in America trova terreno fertile (e politicamente bipartisan): i vaccini causano l’autismo. A convincerlo, racconta lui, sarebbe stata una madre che un’estate si è presentata nella magione della famiglia Kennedy a Cape Cod (una delle zone più esclusive d’America) con una pila di informazioni mediche alta mezzo metro, chiedendo che il famoso avvocato la ascoltasse su quello che lei era convinta fosse un collegamento tra i vaccini e la diagnosi di autismo di suo figlio. “Mi piacciono le lusinghe, ma alla fine mi ha proprio convinto. Ho studiato tutti i casi e mi sono reso conto che i vaccini erano una vera arma contro i bambini. Ho pensato a Bill Gates, responsabile della vaccinazione ‘forzata’ di milioni di bimbi africani: ho deciso che era il momento di porre fine alle epidemie infantili lavorando in modo aggressivo per eliminare le esposizioni nocive, ritenere i responsabili responsabili e stabilire garanzie in modo che questo non accada mai più”» (Alberto Flores). «Il cognome e la fama di avvocato impegnato lo aiutano ad avere successo già col suo primo libro Thimerosal. Let the Science Speak, in cui espone la tesi – ampiamente smontata dagli studiosi – secondo cui nei sieri c’è un composto mercuriale, il thimerosal appunto, capace di alterare lo sviluppo neurologico dei minori provocando l’autismo. Crea una organizzazione, la Children’s Health Defense: e sulla disinformazione fonda, di fatto, un impero. Si radicalizza ancora di più durante la pandemia di Covid, quando inizia a far circolare assurdità su 5G e Bill Gates, le stesse che hanno attraversato l’Oceano, arrivando anche da noi» (Lombardi). «Sostiene che i vaccini anti-Covid sono una tragica truffa orchestrata da Bill Gates e Anthony Fauci per arricchirsi. Paragona l’obbligo vaccinale al Terzo Reich e la vaccinazione dei bimbi all’Olocausto. Per la guerra in Europa assolve Putin (che avrebbe proposto due volte accordi non accettati da Kiev) mentre accusa Zelenskyj per l’invasione russa del suo Paese, avendo forse dimenticato di aver premiato meno di due anni fa [cioè nel 2021 – ndr], con la sua fondazione, il presidente ucraino. Tra le teorie cospirative che sostiene, ci sono quelle sugli assassini di suo zio, il presidente JFK ucciso a Dallas nel 1963, e di suo padre, Robert Kennedy, morto cinque anni dopo a Los Angeles per mano del killer Sirhan Sirhan: omicidi secondo lui decisi dalla Cia (il primo certamente, il secondo probabilmente)» (Massimo Gaggi). «Ha sciorinato altre opinioni forti che appartengono al manuale del perfetto cospirazionista. Ha detto che stanno (chi? i poteri forti? i rettiliani?) installando in giro per il Paese delle torri del 5G per “raccogliere i nostri dati e controllare il nostro comportamento”. Ha detto che molti dei problemi che si vedono oggi nei ragazzi, come la disforia sessuale “soprattutto nei maschi”, sono in parte causati da esposizione a prodotti chimici come diserbanti e triazine, prodotti che in alcune rane porterebbero alla “totale femminilizzazione e alla castrazione chimica”. Ha detto che le sparatorie nelle scuole sono legate all’uso di antidepressivi, e che alcune medicine causano “istinti omicidi”. Ha detto che ci sono altri fattori che provocano l’Aids oltre all’Hiv. […] È arrivato dove arrivano praticamente sempre le teorie del complotto: all’antisemitismo. […] È stato ripreso a un evento privato mentre diceva che “il Covid-19 è designato per attaccare i bianchi e i neri. Le persone più immuni sono gli ebrei askenaziti e i cinesi”» (Silvano). «I suoi post hanno milioni di visualizzazioni: un’analisi dei contenuti anti-vaccini di Twitter e Facebook ha scoperto che Kennedy è uno dei 12 account individuali e di organizzazioni che producono fino al 65 per cento di tutti i contenuti anti-vaccini sulle piattaforme digitali» (Flores). In vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre 2024, Kennedy dapprima, il 19 aprile 2023, annunciò la propria candidatura alle primarie del Partito democratico, poi, il 9 ottobre successivo, alla luce tanto della freddezza del partito quanto del potenziale elettorale che i sondaggi sembravano accreditargli, decise di presentarsi direttamente alle elezioni in qualità di candidato indipendente, suscitando un discreto interesse e attirando l’attenzione dei finanziatori del candidato repubblicano Donald Trump, alcuni dei quali sostennero la sua campagna elettorale confidando che potesse sottrarre voti al Partito democratico. Tuttavia, dopo che Kamala Harris fu subentrata a Joe Biden alla guida dei democratici, il bacino elettorale di Kennedy parve ridursi drasticamente, al punto da indurlo a contattare i due principali candidati alla presidenza per trattare le condizioni del proprio ritiro: essendo stato ignorato dalla Harris, il 23 agosto 2024 Kennedy annunciò la sospensione della propria campagna elettorale e il proprio sostegno a Donald Trump, che pure in precedenza aveva definito un “essere umano terribile”, una “disgrazia per la democrazia” e “probabilmente un sociopatico”, giungendo persino ad accostarlo a Adolf Hitler. «Durante la campagna elettorale era stato travolto da varie polemiche. Tra queste, una per aver tagliato in passato con una motosega la testa di una balena morta; un’altra per aver ammesso in un video sui social media la storia, risalente al 2014, sul cucciolo di orso morto trovato per strada che voleva portarsi a casa per scuoiarlo ma che poi lasciò a Central Park simulando un incidente» (Davide Re). Ottenuta la vittoria, Trump annunciò di volerlo cooptare nel proprio gabinetto in qualità di segretario della Salute e dei Servizi umani. «“Per troppo tempo”, ha detto il presidente eletto annunciando questa nomina, “gli americani sono stati schiacciati dalla grande industria alimentare e farmaceutica, impegnata nell’inganno, nelle bugie. La sanità sotto la sua guida avrà un grande compito: assicurare che ciascuno sia protetto da prodotti chimici dannosi, da ingredienti inquinanti, pesticidi, medicinali e additivi alimentari tossici”. Hanno sobbalzato in molti di fronte al comunicato: questo è Trump che abbraccia l’agenda di Robert Jr, non il contrario. Trump è arrivato a usare lo slogan di Kennedy che storpia il suo: “Make America healthy again”, la promessa di una nazione “sana” prima ancora che “grande”» (Federico Rampini). «“Un pazzo su molti fronti”. Perfino il New York Post, il tabloid di Rupert Murdoch termometro del trumpismo, non si capacita della scelta di Robert F. Kennedy Jr alla guida della sanità Usa. […] L’editorial board del Post […] spara ad alzo zero contro RFK Jr: “La regola fondamentale della medicina è: primo, non nuocere. Siamo certi che la sua nomina a capo del dipartimento della Salute e dei Servizi umani infrange questa regola”. […] Se sarà confermato dal Senato, […] sarà alla guida di un dipartimento, quello della Salute e dei Servizi umani (Hhs), che controlla 80 mila dipendenti attraverso 13 divisioni operative e che gestisce oltre un centinaio di programmi. Le agenzie alle sue dipendenze decideranno del cibo e dei farmaci assunti quotidianamente dagli americani, delle prestazioni garantite da Medicare e Medicaid, della lotta alle malattie infettive e di programmi di ricerca miliardari sui tumori o su malattie come l’Alzheimer. […] Lui, RFK Jr, intanto ha annunciato che intende licenziare centinaia di dipendenti della Food and Drug Administration (Fda), “fate le valigie!”, e dei National Institutes of Health: […] “Per otto anni non ci occuperemo di malattie infettive”, ha detto» (Marco Liconti). Da ultimo, «RFK ha tentato di correggere il tiro assicurando che non avrebbe tolto i vaccini a nessuno. “Mi assicurerò che siano disponibili studi scientifici sulla sicurezza e l’efficacia, e che le persone possano fare valutazioni individuali sulla bontà o meno di quel prodotto per loro”, ha detto alla Msnbc il giorno dopo la vittoria di Trump. Una delle sue proposte più recenti è quella di togliere dalla rete idrica pubblica il fluoruro, che è aggiunto per migliorare la salute orale degli americani ma che a suo avviso “quasi certamente” causa una perdita del quoziente intellettivo nei bambini» (Re). «Traditore della causa: così è giudicato dall’establishment democratico. […] Ma […] i suoi attacchi all’industria farmaceutica e alimentare piacciono a sinistra almeno quanto a destra. È impossibile calcolare se lui abbia portato voti a Trump il 5 novembre, ma Robert Jr ha un seguito trasversale: a 70 anni piace ai giovani, agli ambientalisti radicali, agli ultrà dell’anti-capitalismo. […] Alcune battaglie che vuole proseguire come ministro della Sanità importerebbero in America normative già adottate nell’Unione europea: la messa al bando di vari additivi o di organismi geneticamente modificati (anche se la scienza ha escluso la loro nocività). Certi divieti che Robert Jr vuole a livello federale sono già in vigore in California, governata dai democratici e con una cultura dominata da ambientalismo e salutismo. Dove il futuro segretario alla Sanità è più controverso è nel suo abbracciare “teorie del complotto” senza fondamenti. […] Prima di “rendere l’America più sana”, la sua nomina dovrà essere approvata dal Senato. Dove lo attende una coalizione di nemici: i suoi ex compagni democratici, i repubblicani vicini alla grande industria e gli antiabortisti (lui non lo è)» (Rampini) • Sposato in terze nozze dal 2014 con l’attrice Cheryl Hines. Padre di sei figli, due dei quali avuti dalla prima moglie Emily Ruth Black e gli altri quattro dalla seconda moglie Mary Kathleen Richardson, impiccatasi nel 2012, a 52 anni, dopo aver scoperto i diari in cui il marito aveva annotato gli amplessi extraconiugali da lui consumati con trentasette donne diverse • Cattolico. Si professa particolarmente devoto a san Francesco d’Assisi, di cui ha anche scritto una sorta di biografia per bambini. «Bob Junior […] fa risalire la sua passione civile e politica proprio all’insegnamento di San Francesco. L’amore per la natura e per gli animali, ha scritto, nasce dal coraggio, dal sacrificio e dalla generosità del santo di Assisi, le cui gesta mamma e papà Kennedy gli raccontavano tutte le sere. […] Kennedy Junior racconta come in realtà tutta la sua esistenza sia stata segnata dalle gesta del poverello di Assisi. A cominciare dal suo nome e da quello di suo padre. Entrambi hanno una “F” tra il nome Robert e il cognome Kennedy. Quella “F”, spiega Bob Junior, sta proprio per Francis, per san Francesco» (Christian Rocca) • Nel 2012 dichiarò di soffrire di gravi amnesie causate da «un verme che era entrato nel mio cervello, ne aveva mangiato una parte e poi era morto». Oltre a ciò, Kennedy «ha sofferto di molteplici problemi di salute negli anni: problemi cardiaci per cui è finito in ospedale, anche se è successo più di dieci anni fa e ora si dichiara guarito; un avvelenamento da mercurio (che pure può provocare la perdita di memoria), da lui spiegato con una dieta a forte base di tonno. Soffre anche di disfonia spasmodica, uno spasmo intermittente dei muscoli laringei che produce una voce alterata» (Viviana Mazza) • «Kennedy è un tipo intelligente e una persona di buon senso» (Donald Trump). «Chi meglio di un tizio il cui cervello è stato parzialmente divorato da un verme alla guida della sanità americana?» (Jimmy Kimmel) • «È no-vax? “No. Dico che i vaccini devono essere testati come gli altri medicinali. Negli Usa i vaccini sono gli unici farmaci esenti dai test di sicurezza”. Dice che i governi controllano la popolazione con pandemie e guerre. È una provocazione? “L’ho previsto a Berlino nell’agosto 2020, che i governi avrebbero usato la pandemia come pretesto per abolire i diritti costituzionali. E i nostri diritti sono sotto attacco”. […] I suoi fratelli si sono dissociati e hanno ricordato l’impegno della famiglia Kennedy per la salute pubblica e per i vaccini ai poveri. Si sente la pecora nera della famiglia? “La mia famiglia ha ottimi propositi. Ma, se sapessero un decimo di quello che so io, sarebbero sulle barricate accanto a me”» (Paolo Berizzi) • «Sembra che abbia preso troppo alla lettera la frase di George Bernard Shaw che tanto piaceva a suo padre: “Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chiedono: perché? Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo: perché no?”. […] Ogni epoca ha il Kennedy che si merita» (Silvano).