Robinson, 2 marzo 2025
Dove i musei fanno la spesa
Più che una fiera, una gigantescawunderkammer che ogni anno, con qualche giorno in anticipo sulla primavera, atterra nell’olandese Maastricht, al centro di quel Nord Europa ricco e operoso che fu culla di grande pittura dal XV al XVII secolo. Gli appassionati di arte antica la conoscono bene, perché da 38 anni Tefaf è l’evento che riunisce i più importanti mercanti d’arte d’Europa e degli altri continenti: 270 gallerie, provenienti da 22 paesi, presentano i loro pezzi migliori e più rari, dai reperti archeologici agli Old Master, dalle avanguardie di primo Novecento al contemporaneo. Così a ogni edizione (per questo 2025, dal 15 al 20 marzo prossimi) a Maastricht si danno appuntamento non solo appassionati e grandi collezionisti (porte aperte su invito per loro dal 13 marzo), ma anche curatori e direttori di musei di tutto il mondo, decisi a scovare le opere che possano arricchire e donare lustro alle loro collezioni.
L’elenco degli espositori, e di ciò che viene proposto negli stand “ambientati”, ciascuno allestito come una piccola galleria, è troppo vasto per riportarlo qui. Ma un’occhiata in anticipo agli highlight, alle opere più insolite, interessanti e quotate che sono in arrivo a Tefaf può dare un’idea della qualità generale di ciò che viene proposto; del resto la fiera è famosa anche per il suo reparto di vetting, che si occupa di certificare autenticità e provenienza di tutto ciò che andrà in mostra. Così, chi percorrerà i corridoi di Tefaf nelle prossime settimane potrà incontrare, a esempio, un focus su Marie Bracquemond, artista impressionista riscoperta negli ultimi anni, presso la Galerie Pauline Pavec di Parigi; il prezioso libro d’Ore di Caterina d’Aragona, datato 1509 e proposto dal mercante di libri rari Jörn Günther di Basilea; l’acquerello della giovane Gertrude Schiele, dipinto dal fratello Egon nel 1910, nello stand della galleria viennese Wienerroither & Kohlbacher o un’incisione di Giorgio Morandi, datata 1929, tra le proposte dell’italiana Galleria Maggiore.
E poiché tutto il mondo dell’arte si ritrova a Maastricht, la fondazione che lo organizza ha trasformato Tefaf da semplice fiera in un evento di formazione e scambio per tutti gli operatori del settore, galleristi ma anche curatori. Il Tefaf Museum Restoration Fund è stato assegnato per quest’anno al Musée Condé, Château de Chantilly e sarà utilizzato dal museo per restaurare Les Très Riches Heures du Duc de Berry ( 1411- 16 circa), uno dei più importanti codici miniati risalenti al Medioevo, mentre l’ampio programma di conferenze è incentrato sull’evoluzione del mercato, o su alcuni aspetti del collezionismo. In questa edizione si segnala il summit sul tema delle nuove forme della filantropia e un calendario di conversazioni: tra le altre, quella sulla ceramica con Edmund de Waal, artista e autore, tra gli altri, di Un’eredita di avorio e ambra e di La strada bianca sulla storia della porcellana, ma anche il talk sul futuro degli archivi con Andrea Bacchi della Fondazione Federico Zeri e Matti Watton del Victoria & Albert Museum di Londra.
Poi, le iniziative speciali. Arriva infatti al Tefaf una selezione di opere provenienti dal Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli (con tele di Tiziano Vecellio, Artemisia Gentileschi, Giovanni Paolo Panini e Giambologna), mentre il museo KMSKA di Anversa porta un omaggio a James Ensor (1860- 1949), già protagonista nel corso degli ultimi mesi di una serie di grandi mostre, nel settantacinquesimo anniversario della morte, nella stessa Anversa e nella natale Ostenda.