la Repubblica, 28 febbraio 2025
Liliana Segre di nuovo sotto attacco dopo le polemiche sull’appello contro la pulizia etnica a Gaza
Liliana Segre è di nuovo sotto attacco nell’ambito delle polemiche suscitate dall’appello firmato da centinaia di ebrei che denunciano la pulizia etnica a Gaza.
“Ho letto l’appello comparso oggi su Repubblica e sul Manifesto – scrive su facebook Giuseppe Salomone –. Possiamo dire qualunque cosa: che sia tardi, che lo facciano solo perché adesso c’è Trump eccetera eccetera. Resta il fatto che per quanto mi riguarda è una presa di posizione che si aspettava da tempo e che finalmente è arrivata! Ho letto i nomi ma non figura quello della senatrice Liliana Segre. Mi aspettavo che la sua firma fosse la prima visto che in Italia è riconosciuta da tutti gli ebrei (e non) come un simbolo. Allora io faccio una domanda pubblica sperando che arrivi a destinazione: cara senatrice Segre, perché il suo nome non figura in questa presa di posizione sacrosanta?”.
Seguono centinaia di condivisioni e di like, oltre a centinaia di commenti nei quali la senatrice a vita viene bersagliata da insulti e giudizi negativi da parte di persone che si firmano con nome e cognome, non haters anonimi, dunque.
“Mi dispiace dirlo a me non è mai piaciuta. Non ho mai sentito una parola di condanna verso il governo israeliano sulla strage di civili e bambini che si è perpetrata fino ad oggi”, si legge in uno dei commenti più blandi. “Una persona indegna di essere senatrice della repubblica e per di più ipocrita”, c’è scritto in un altro commento.