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 2025  febbraio 28 Venerdì calendario

Una festa di Carnevale: risolto il mistero dell’uomo con il fucile in giro per Milano

Ricerche finite, dopo oltre ventiquattro ore. È stato identificato l’uomo che giovedì pomeriggio era stato avvistato in stazione Centrale con in mano un fucile, poi rivelatosi in realtà un giocattolo. Si tratta, ha fatto sapere l’avvocato della sua famiglia, Gian Andrea Balzarini, di una persona «disabile al 100% ospite di una comunità di Milano». Sembra, ironia della sorte, che volesse mascherarsi da poliziotto: un travestimento che ha messo i poliziotti, quelli veri, sulle sue tracce a lungo.
L’allarme era scattato poco prima delle 17, quando diversi passanti – evidentemente pensando che il fucile fosse reale – avevano informato le forze dell’ordine della presenza di un uomo armato al piano – 1, dove ci sono gli ingressi della metropolitana gialla e verde. Gli agenti della Polfer, subito intervenuti, non avevano rintracciato la persona segnalata, ma dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza avevano estratto due frame che riprendevano un signore rasato, con una borsa bianca a tracolla e con un fucile nella mano sinistra. Gli occhi elettronici avevano anche restituito parte del suo percorso: prima sul tapis roulant che porta al piano inferiore della stazione e poi in un corridoio interno. Mezz’ora dopo un’allerta praticamente identica era arrivata dalla zona di Famagosta, un percorso compatibile con quello del metrò della linea verde: anche lì i testimoni avevano parlato di una persona armata – che comunque non aveva minacciato nessuno – e anche in quel caso le volanti non avevano trovato riscontri.
Stando a quanto riferito dal legale, l’uomo che per un giorno intero è stato cercato per tutta Milano aveva partecipato a una festa presso un’associazione e aveva comprato l’arma giocattolo, pare munita di regolare tappo rosso, «per mascherarsi da poliziotto». Quando è stato filmato dalle telecamere, sempre secondo il racconto dell’avvocato, stava proprio rientrando nella comunità protetta in cui vive. Il legale ha anche precisato che il giorno stesso la sorella dell’uomo ha avvisato il 112. Sembra, però, che almeno fino a ieri pomeriggio la segnalazione non sia mai arrivata ai poliziotti milanesi, che hanno a lungo cercato la misteriosa persona armata – a tutti gli equipaggi erano stati inviati i fermo immagine della stazione – e in mattinata ancora analizzavano i video sperando di ottenere un frame più “pulito” del suo viso, da inserire poi nei sistemi di comparazione automatica. È possibile che la telefonata sia giunta al 112 di un’altra città lombarda e che, per un problema interno, la comunicazione non sia mai stata recapitata agli agenti di Milano. Ieri sera i poliziotti hanno raggiunto la comunità in cui vive l’uomo per verificare che il giocattolo avesse il tappo rosso.