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 2025  marzo 01 Sabato calendario

Zelensky umiliato, Casellati beve vodka e Salvini brinda: “Andiamo a Mosca”

SATURNIA. Al resort termale dove è stato organizzato da Bruno Vespa il “Forum in Masseria” si è appena conclusa la cena. Girando, tra i tavoli, sembra quasi non si sia parlato d’altro che dell’umiliazione subita da Volodymyr Zelensky a Washington. Ma si è fatta è quasi mezzanotte. Ministri, dirigenti di azienda e lobbisti, ospiti di Vespa, si alzano sazi da tavola e si dirigono al bar dell’hotel che affaccia sulla grande piscina scoperta. Tra loro c’è anche il vicepremier Matteo Salvini. Dopo aver finito un whisky scozzese – «poco, solo un dito» – si avvicina di nuovo al bancone, stavolta per ordinare un cocktail: «Un negroni, per favore». Si accorge di avere al suo fianco la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati, anche lei con un calice in mano. «È vodka liscia? Sei una criminale…», sgrana gli occhi il leader della Lega. Clima scherzoso, ma Salvini si fa prendere facilmente dall’entusiasmo. Non si tiene: «Allora andiamo a Mosca!». Giù risate. Nel capannello che si è formato intorno ai due, una voce si solleva tra i bicchieri che tintinnano: «Na zdorovie!». Si brinda come in Russia, qui a Saturnia.
Nella sala, intanto, una cantante sta intonando “stand by me”, accompagnata alla chitarra. Grande classico di Ben King del 1986. È lo stesso brano che Bono Vox, leader della band U2, cantò nel maggio di tre anni fa a Kiev, da un binario della stazione di Kreshchatik, sotto le bombe russe, a dimostrazione della sua solidarietà con il popolo ucraino. «Stand by Ukraine», diceva Bono Vox. Ora, intorno a Casellati e Salvini, si canticchia di nuovo il ritornello: «So darling, darling, stand by me». Un leggero odore di zolfo entra dalla grande vetrata. «Barista, un altro drink, per favore». L’Ucraina appare così lontana. La Russia, improvvisamente, così vicina.