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 2025  marzo 01 Sabato calendario

Massa Marittima, la gaffe del Comune che intitola un parco a Margherita Hack «premio Nobel» (che non ha mai avuto)

Il premio Nobel che non aveva mai vinto da viva, glielo hanno attribuito post-mortem nel cartello del parco intitolato alla scienziata fiorentina Margherita Hack, astrofisica di alto livello, divulgatrice instancabile, prima donna in Italia a dirigere un osservatorio, ma mai insignita del più prestigioso dei riconoscimenti dagli accademici di Stoccolma. Errore doppio, oltretutto, perchè esiste il Nobel per la fisica, ma non quello per la branca specifica dell’astrofisica.
Misteri della toponomastica e di chi se ne occupa, qualche volta un po’ distratto oppure troppo generoso verso gli illustri che si meritano la dedica di una strada o di un luogo.
Succede a Massa Marittima, nel nord della Maremma, cittadina con uno splendido centro medioevale in cui spicca una spettacolare cattedrale, dove si svolge anche una delle manifestazioni storico-folkloristiche più note della Toscana, il Palio del Balestro. È lì appunto che nel novembre scorso viene inaugurato il parco intitolato alla scienziata, morta nel 2013 a 91 anni, con tanto di cartello esplicativo della motivazioni: «Premio Nobel per l’astrofisica, divulgatrice scientifica e attivista italiana».
Tutto esatto, ovviamente, tranne il Nobel, per l’iniziativa voluta dalla commissione pari opportunità del Comune, volta a valorizzare i personaggi al femminile, sia di livello nazionale che locale. La Hack, con un pizzico di forzatura, viene fatta rientrare in entrambe le categorie, perchè nel 2013 ha partecipato, ma solo via Skype, ad un premio culturale massetano, dedicato a Mariella Gennai.
Al momento, nell’entusiasmo della cerimonia, dello sbaglio non si accorge nessuno. Ci vogliono due mesi e mezzo perchè su Facebook, nel gruppo «Sei massetano se», si levi il 26 febbraio la voce del solito grillo parlante: ma quale Nobel? Inevitabile l’imbarazzo del Comune per il metaforico sgorbio d’inchiostro sulla carta, pardon sul metallo del cartello.
Un po’ quello che è successo a Viadana, nel mantovano, dove una strada dedicata alla garibaldina battaglia di Mentana si è ritrovata col cartello intitolato al direttore del Tg de La 7. La sindaca Irene Marconi non fa drammi: «È stato un errore, nei prossimi giorni correggeremo. Ma non basta un refuso a inficiare il lavoro della commissione pari opportunità».