Corriere della Sera, 28 febbraio 2025
Una nuova malattia sconosciuta colpisce il Congo: oltre 60 persone decedute in 48 ore dall’insorgenza dei sintomi
Una nuova misteriosa malattia ha colpito la Repubblica Democratica del Congo: secondo le autorità dell’Organizzazione mondiale della Sanità nelle ultime settimane nel paese si sono verificati una serie di focolai ad alta mortalità, in particolare nella provincia di Equateur. Da gennaio sono state identificati un migliaio di casi e una sessantina di decessi. Il focolaio più recente si è verificato nella zona sanitaria di Basankusu, dove la scorsa settimana si sono ammalate altre 141 persone, senza decessi segnalati» scrive l’Oms. A inizio febbraio, la stessa zona aveva registrato un focolaio di 158 casi e 58 decessi. A gennaio era stata la volta della zona di Bolamba, a circa 600 km: 12 persone che si sono ammalate; di queste, 8 sono decedute. I sintomi
I sintomi della malattia comprendono febbre alta, vomito, mal di testa, dolori muscolari, dolori articolari, tosse, rigidità di collo, seguiti da emorragie interne che in molti casi risultano fatali. Nonostante i sintomi facciano pensare a Ebola o alla febbre di Marbung, zoonosi che interessano queste zone, i diciotto campioni prelevati dai primi pazienti e inviati per le analisi al laboratorio della capitale Kinshasa hanno escluso che si tratti di queste patologie. Circa metà dei campioni è risultata positiva alla malaria, che è comune nella regione. Saranno effettuati ulteriori test per la meningite. Saranno inoltre analizzati campioni di cibo, acqua e ambiente, per determinare se potrebbe esserci contaminazione.
I focolai
Il nuovo patogeno è stato individuato per la prima volta in un remoto villaggio chiamato Boloko, nella provincia di Equateur della Repubblica Democratica del Congo. Secondo quanto riferito dall’Oms tre bambini sotto i cinque anni hanno mangiato un pipistrello morto e sono deceduti nel giro di 48 ore dopo l’insorgenza dei sintomi tra cui febbre, brividi e mal di testa, emorragia (i decessi sono stati segnalati tra il 10 e il 13 gennaio).
Secondo l’Oms il tasso di mortalità è del 10,7%. Serge Ngalebato, direttore medico dell’ospedale Bikoro ha dichiarato all’Ap che l’aspetto più preoccupante è la velocità con cui la malattia colpisce le persone dal momento che dalla manifestazione dei primi sintomi al decesso passano spesso solo 48 ore.
Le ipotesi sull’origine della malattia
Gli esperti sanitari pensano che la malattia possa essere di origine zoonica, cioé una malattia che si diffonde dagli animali agli esseri umani dal momento che i primi bambini contagiati avrebbero mangiato la carcassa di un pipistrello, animale noto per essere portatore di virus gravi, che per l’uomo possono essere mortali. I pipistrelli sono infatti un serbatorio naturale per centinaia di patogeni come Ebola, il virus di Marbung, il virus Nipah e i coronavirus.
Possibile immunità
«Finché la nuova malattia non sarà identificata, è difficile sapere con quale facilità gli esseri umani saranno in grado di combatterla, ha detto al Science Media Centre del Regno Unito Zania Stamataki, professoressa associata di immunologia virale presso l’Università di Birmingham. «Se l’infezione ha avuto origine da un virus proveniente da un pipistrello, questo ci dice che è improbabile che abbiamo un’immunità preesistente a questa nuova infezione per gli esseri umani, quindi non siamo protetti», ha detto Stamataki. «Ma se il virus è simile ad altri virus che infettano gli esseri umani – come il virus che causa il covid era simile ad alcuni comuni coronavirus del raffreddore – alcune persone potrebbero avere la possibilità di mostrare sintomi meno gravi e guarire», ha aggiunto.
Le preoccupazioni dell’Oms
«La causa esatta rimane sconosciuta, con Ebola e Marburg già escluse, ci sono preoccupazioni su un grave agente infettivo o tossico» scrive l’Oms che auspica un’azione urgente per accelerare le indagini di laboratorio, migliorare la gestione dei casi e le capacità di isolamento e rafforzare la sorveglianza. «La posizione remota e la debolezza delle infrastrutture sanitarie aumentano il rischio di ulteriore diffusione, richiedendo un intervento immediato per contenere l’epidemia» sottolineano gli esperti sanitaria» Come segnala CBS News, quando si verificano diversi casi di malattia inspiegabile si mette in moto un team di funzionari sanitari internazionali, i «cacciatori di virus», che interviene immediatamente per indagare sull’epidemia, determinare chi è stato il primo caso, il «paziente zero», e lavorare per identificare, contenere e curare la malattia. Ma i team sono stati smantellati dai recenti tagli agli aiuti esteri degli Stati voluti dall’amministrazione Trump.
Il precedente
Sempre in Congo alla fine del 2024 era scoppiato un allarme sulla presunta diffusione di un’altra nuova malattia respiratoria, simile all’influenza, che aveva contagiato migliaia di persone nella zona sud occidentale del Paese. Dopo una serie di analisi era però stato scoperto che si trattava di malaria particolarmente virulenta aggravata da infezioni respiratorie.