il Fatto Quotidiano, 27 febbraio 2025
“Che Dio maledica i comunisti. Viva i nobili e i padroni”
Anticipiamo uno stralcio de “Le lettere di Fantozzi” di Paolo Villaggio, scritte negli anni 70 e indirizzate al direttore di “Paese Sera”, che tornano in libreria con Rogas.
Ill.mo, Rispett.le Dott., Ing., Grand’Uff., Lup. Mann., Gr. Ladr., Sovversiv., Direttore, sono stato a spiare con mia figlia Mariangela al XIV Congresso degli stramaledetti rossi al Palasport di Nervi all’Eur.
Ero andato con la segreta intenzione di farmi quattro sane risate alle spalle di quei mascalzoni senza Dio che vogliono solo rovinare l’Italia e fare del nostro bel paese una colonia dei bolscevichi di Mosca. Era pieno di gente, un po’ mi sono anche spaventato pensando a quanti sovversivi ci sono a piede libero. Poi ho cercato di seguire quello che dicevano, stava parlando nella sua relazione di chiusura quel bel tomo di Berlinguer e soprattutto volevo sentire come e quanto parlavano male della Democrazia cristiana portoghese, perché avevo letto in tutti i giornali benpensanti che in Portogallo l’hanno messa fuori-legge e che naturalmente erano già pronti a fare la stessa cosa qui da noi una volta che fosse stata accettata la loro politica del compromesso storico. Ho letto anche che loro non vogliono in realtà nessun compromesso, ma solo lo “scontro frontale” con tutte le forze anche democratiche che non siano asservite alla politica di Mosca. Speravo di vedere quei teppisti con l’elmetto e i fazzoletti rossi sulle facce che spaccano tutto durante le partite negli stadi, rapiscono i bambini dei nobili, buttano le bombe sui treni e che sono la rovina del nostro Paese. Speravo molto in tutto ciò, ma poi ho capito che le cose stanno in maniera molto pericolosa per i nobili, gli industriali al potere, i cardinali e i generali golpisti. Perché Berlinguer ha condannato pubblicamente e ufficialmente l’opera dei comunisti e socialisti portoghesi, dicendo chiaramente che non vuole fare politica, ma dimostrare quanta autonomia abbia il suo partito in Italia e come cerchi in questo momento, per il bene comune, la collaborazione di tutte le forze democratiche, compreso un grande partito come la Dc, contro i pericoli del fascio. Poi ho guardato le facce di questi dirigenti e delle delegazioni operaie (che mancano sempre ai congressi del duo Fanfani-Almirante): sono facce preoccupanti perché sembrano molto oneste e in buona fede e quindi quando c’è la buona fede e l’onestà bisogna star molto, molto in guardia. Farsi aiutare dalla Cia, mettere in moto il Sid e le sue centrali di intercettazione, fare, fare, fare; fare tutto, ma non dobbiamo volere l’uguaglianza e la giustizia che troppo ne farebbero le spese i nobili e gli industriali…
Giustamente Fanfani ha fatto scrivere in prima pagina a caratteri cubitali dopo la correttissima partita Lazio-Roma, nella quale non ci sono stati disordini di nessun tipo, questo titolo: derby rovinato da drammatici atti di teppismo. Il pericolo grosso è che mi son reso conto che questi comunisti vogliono veramente l’uguaglianza di tutti, e questo è il pericolo maggiore di chi sta al potere. Per salvare quindi il nostro bel Paese consiglio che:
1. non sia abolito il codice fascista Rocco;
2. nei tribunali manchi la giustizia perché la legge non può essere uguale per tutti;
3. che gli ospedali non siano uguali per tutti per motivi igienici;
4. che la scuola non sia uguale per tutti per poter formare delle nuove classi padronali differenziate;
5. e, per quanto riguarda il Telegiornale, va bene così, mancano soltanto le notizie, tutto il resto c’è.
In effetti bisogna pensare che tutti gli uomini sono sì uguali di fronte a Dio, ma non durante il breve viaggio in questa valle di lacrime. A ognuno il suo compito. Ecco quindi come varino divisi in caste i sudditi al catasto sociale:
1. Cat. A: proprietari, bianchi, cattolici, nobili (Pbcn);
2. Cat. B: industriali, benpensanti, anche atei (Ibaa);
3. Cat. C: cardinali e dirigenti di industria cattolici (Cdc);
4. Cat. D: generali, biscazzieri e banchieri (Gbb);
5. Cat. E: gesuiti, mestatori, informatori della polizia (Gmi);
6. Cat. F: avvocati, ingegneri e delatori cattolici (Aid);
7. Cat. G: piccoli commercianti anche omosessuali (Pco);
8. Cat. H: francescani, poveri e femministe (Fpf);
9. Cat. I: preti operai, socialdemocratici e negri (Posn);
10. Cat. L: travestiti e impiegati di concetto (Tic);
11. Cat. M: comunisti e socialisti (Cs);
12. Cat. N: polli ruspanti, studenti di sinistra e operai (Prsso).
Questo, Sig. Direttore, è il vero pericolo: la loro buona fede. Speriamo tutti, quindi, che gli sforzi che fa il partito fanfanalmirantiano assoldando picchiatori, grassatori e bombardieri, riesca a ristabilire le vecchie differenze e i vecchi valori e finisco quindi urlando, con il duo Fanfani-Almirante, che Dio stramaledica i comunisti e tutti coloro che vogliono l’uguaglianza e la giustizia sociale. Molto umilmente e servilmente La saluto.
Suo Rag. Ugo Fantozzi, 13 aprile 1975