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 2025  febbraio 27 Giovedì calendario

Pagelle sanità, Fontana senza freni contro il ministero: “È una puttanata, inaccettabile. Vogliono penalizzare la Regione Lombardia”

Lo scivolone al settimo posto, causato dalla medicina territoriale, fa infuriare il presidente: “Quello che succede a Roma non vogliamo neanche pensare che ci riguardi”.
“Inaccettabili”. Di più: “Cose cervellotiche”. Senza girarci attorno: “Hanno l’obiettivo di penalizzarci”. Dati senza valore. Fuor di metafora: “Puttanate”. Al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana non è piaciuta la classifica annuale del ministero della Salute sulla qualità di cure regione per regione. La sua è scivolata al settimo posto, penalizzata soprattutto dal risultato del parametro “distretto”, che valuta la medicina territoriale: alcuni valori di questa categoria sarebbero alla base della retrocessione della Lombardia. E il governatore leghista non l’ha presa bene scatenando una battaglia politica.
“Sono cose assolutamente inaccettabili. I parametri indicati non hanno niente a che vedere con il funzionamento della sanità, sono cose cervellotiche che hanno l’obiettivo di penalizzarci. Sono dati che si fondano su questioni che non c’entrano niente, codici interpretabili in differenti modi, tra diverse aziende sanitarie e Regioni. Non può essere questo il metodo di giudizio del funzionamento della sanità”, ha tuonato Fontana.
“Sono tutte, se posso usare un termine giuridico, puttanate”, ha insistito accusando il ministero di aver “creato una classifica fondata su parametri inappropriati e che avevamo già detto erano sbagliati, per dire che la nostra sanità era peggiorata”. Quindi ha tirato fuori il paragone con la classifica della rivista statunitense Newsweek: “Dice che il migliore ospedale è il Niguarda e cinque dei primi dieci sono lombardi. Uno dei due dice una puttanata”, ha rimarcato ancora Fontana ignorando qual è il parametro – medicina territoriale – che ha fatto crollare il risultato finale della Lombardia.
“Quindi va bene così, l’importante è che il Niguarda sia il migliore ospedale d’Italia e che nei primi dieci ce ne siano altri cinque lombardi. E vedo anche il mio grande ospedale di Varese che è comunque 16esimo nella graduatoria”, ha proseguito il presidente sottolineando che questo “vuole dire che la qualità di tutti gli ospedali è eccellente, che la qualità di tutta la nostra sanità è eccellente. Quindi ‘non ragioniam di lor, ma guarda e passa’”. Quindi la frase sibillina, che sembra dare la forma politica alla sfuriata: “Quello che succede a Roma ci riguarda fino a un certo punto. Anzi, non vogliamo neanche pensare che ci riguardi”.