Corriere della Sera, 27 febbraio 2025
Se il troppo amore delle mamme fa male al welfare
Là dove i legami familiari sono più forti si tende a sottovalutare l’importanza di strumenti alternativi al welfare. La fiducia nei cosiddetti family ties si accompagna all’idea che lo Stato possa far fronte sempre a tutti i bisogni.
Il sistema pensionistico, l’assistenza sanitaria, l’aiuto alla non autosufficienza, dipenderanno dalla capacità di una società sempre più anziana di pensare al proprio futuro per tempo. Siamo già in ritardo. E come? Incentivando, con opportuni meccanismi che tutelino le fasce più deboli della popolazione, la formazione di una pensione di scorta, la sottoscrizione agevolata di assicurazioni sanitarie, in particolare per il cosiddetto long term care. Inutile, illudersi che il welfare italiano possa reggere ancora a lungo. I giovani occupati sono pochi. E sempre più schiacciante il peso, anche contributivo, che grava sulle loro spalle. Mauro Maré, Francesco Porcelli e Francesco Vidoli, si sono chiesti, in un libro appena pubblicato dal Mulino, se il futuro del welfare italiano non sia, in fondo, una questione di famiglia e se non abbia troppo prevalso nel nostro Paese, negli ultimi due secoli, una «mentalità materna». Ovviamente con tutti i suoi aspetti positivi. Basti soltanto pensare al ruolo che la famiglia svolge nell’assistenza agli anziani. Un compito che se ricadesse interamente sullo Stato lo manderebbe semplicemente a gambe all’aria. Quasi tutto il lavoro domestico poi è a carico delle donne. Non mancano però le conseguenze negative.
Là dove i legami familiari sono più forti (per esempio al Sud) si tende a sottovalutare l’importanza di strumenti alternativi al welfare. La fiducia nei cosiddetti family ties si accompagna all’idea che lo Stato possa far fronte sempre a tutti i bisogni. E che comunque, alla fine, c’è sempre la rete assistenziale della parentela.
Dove invece è maggiore la fiducia nei confronti degli altri, della comunità, superiore il senso civico, è più avvertita la necessità di un percorso di maggiore autonomia individuale. Sono peraltro le aree italiane nelle quali il distacco dei giovani dalla famiglia è più precoce che altrove. E dove, per esempio, in linea con quello che accade in diversi Paesi europei, il patrimonio si passa per tempo agli eredi (con più donazioni) e non soltanto alla morte del capofamiglia. In ogni caso un grazie a tutte le mamme d’Italia.