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 2025  febbraio 27 Giovedì calendario

Berlusconi: “I big del tech rispettino le regole. Così è a rischio tutta l’industria europea”

L’ad di Mfe presenta i conti del gruppo che controlla Mediaset: utili in crescita e debito ai minimi da 10 anni, ma preoccupa la concorrenza sleale degli streamer.
Pier Silvio rilancia la sfida ai big tech americani e chiede regole chiare per tutti. Una presa di posizione netta che arriva con la presentazione dei conti – in crescita – di Mfe: «Nel 2024 abbiamo raggiunto risultati ottimi, in controtendenza rispetto a tutti gli altri broadcaster» dice l’amministratore delegato del gruppo a cui fa capo Mediaset.
Le preoccupazioni del manager, però, sono rivolte al contesto economico e industriale. Una sfida dalla quale il Biscione non ha intenzione di sottrarsi: «Siamo pronti alla sfida europea, ma è arrivato il momento di regole più giuste per tutti. Le big tech e i colossi dello streaming godono di vantaggi che, alla lunga, penalizzeranno non solo il settore dei media, ma tutte le aziende nazionali ed europee. Potere finanziario e poche regole, peraltro non rispettate, nel medio e lungo termine rischiano di indebolire l’intera economia, colpendo i livelli occupazionali e i salari dei lavoratori italiani ed europei».
Una presa di posizione che arriva all’indomani del nuovo scontro su dazi, dopo che Donald Trump ha annunciato tariffe doganali al 25% sui beni provenienti dall’Europa – a cominciare dalle auto – a partire dal prossimo 2 aprile. 
Berlusconi, quindi, sottolinea come Mfe cresca «nonostante una concorrenza che opera senza gli obblighi degli editori tradizionali. L’utile netto sale a 251 milioni di euro, oltre il 60% in più rispetto alle stime di inizio 2024. Il risultato operativo adjusted raggiunge i 370 milioni e la generazione di cassa si rafforza con un free cash flow in aumento del 23%. Il nostro indebitamento è ai minimi da dieci anni, un segnale chiaro della solidità del gruppo». In Italia, in particolare «la nostra quota raggiunge per la prima volta il 40,9% in un settore iperconcorrenziale, superando i propri obiettivi con slancio. Un dato che conferma ancora di più l’evoluzione e la crescita del Gruppo».
Nel dettaglio dei numeri, escludendo l’impatto della tedesca Prosiebensat1, lo scorso anno, la raccolta pubblicitaria è cresciuta del 4,7% oltre le aspettative con un +6,8% relativo all’Italia, nonostante l’assenza di grandi eventi come gli Europei e le Olimpiadi che sono state trasmesse da Rai e Sky. Bene anche l’inizio del 2025 con una raccolta pubblicitaria che a gennaio è salita dell’1 per cento.


I ricavi netti consolidati sono quindi cresciuti a 2.949 milioni di euro (+5%), il risultato operativo (Ebit) “adjusted” è pari a 370 e l’utile netto – senza l’apporto della partecipata tedesca – è in aumento del 15% a 251 milioni di euro. Inoltre, l’aumento della generazione di cassa (+23%) ha permesso di ridurre il debito da 903 a 692 milioni di euro, ai minimi da 10 anni.
Alla luce di questi numeri, Berlusconi chiede che l’Europa agisca «per difendere il proprio mercato e garantire una concorrenza equa. Noi andiamo avanti con determinazione e una visione strategica chiara, continuando a innovare responsabilmente. Il nostro sistema crossmediale – con al centro una TV calda e nazionale che connette radio, web e digital out of home – è unico, tra i più avanzati per gli inserzionisti pubblicitari».