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 2025  febbraio 26 Mercoledì calendario

Meloni: “Per Kiev una pace duratura con garanzie di sicurezza dalla Nato”

La presidente del Consiglio ha incontrato il primo ministro svedese Ulf Kristersson: “Dobbiamo spendere di più e riuscire a incrementare gli investimenti” in difesa. Da Palazzo Chigi, dopo un bilaterale col primo ministro svedese Ulf Kristersson seguito alla call del Consiglio europeo, Giorgia Meloni conferma che l’Italia insisterà per il coinvolgimento degli Usa nel post-conflitto in Ucraina. Mettendosi in scia alle dichiarazioni rese ieri dalla presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, con cui la premier si è sentita in questi giorni.
Durante l’intervento (senza domande) davanti alla stampa, la presidente del consiglio ha sostenuto che “le garanzie di sicurezza” per Kiev “devono essere realizzate nel contesto dell’Alleanza atlantica”, vale a dire col pieno coinvolgimento tanto dell’Ue quanto degli Usa, “perché penso che questa sia la cornice migliore per garantire una pace che non sia né fragile né temporanea, e che scongiuri il rischio che l’Europa possa ripiombare nel dramma della guerra”.
Una pace “giusta e duratura” in Ucraina, dunque. Senza nominare esplicitamente il presunto piano del presidente francese Emmanuel Macron, Meloni ha escluso pubblicamente l’adesione dell’Italia a un ipotetico contingente composto solo da truppe europee al confine russo-ucraino, a guerra finita. “Altre soluzioni, come ho già detto, mi sembrano più complesse e francamente meno efficaci”. Roma comunque – ma la premier non è entrata nel merito – non si sfilerà dal sostegno a una missione dell’Onu. Andando incontro almeno a parole alle richieste di Donald Trump, la premier ha confermato l’impegno a livello europeo ad aumentare le spese per la difesa.

Gran Bretagna e Germania già stanno approntando piani operativi, l’Italia ancora non ne ha annunciati, per ragioni di bilancio, puntando tutto sulle aperture di von der Leyen allo scorporo degli investimenti militari dal Patto di Stabilità. “La Nato rimane, ancora di più dopo l’ingresso della Svezia e della Finlandia, la pietra angolare della nostra sicurezza, ma deve anche avere oggi un approccio il più possibile a 360 gradi”, le parole di Meloni, convinta che vada “consolidato il pilastro europeo dell’Alleanza atlantica in ottica di complementarietà strategica con quello americano”. Per Meloni “dobbiamo spendere di più e riuscire a incrementare gli investimenti. La scelta annunciata da Ursula von der Leyen di escludere dal Patto di stabilità le spese nella difesa è un primo passo, ora devono seguire anche altre soluzioni”. Che però non vengono menzionate. L’incontro con lo svedese Kristersson aiuta Meloni anche a cercare l’asse con i paesi del Nord, i più rigidi sulle questioni di bilancio. Proprio nell’ottica di un allentamento del patto di stabilità. I due hanno discusso di sicurezza, di infrastrutture critiche sottomarine, ma anche di spazio e investimenti commerciali. E di migranti. Meloni ha ringraziato il collega della Svezia per “per essere una delle nazioni che stanno supportando la posizione del governo italiano di fronte alla Corte di giustizia europea sulla questione dei Paesi sicuri”. Sentenza fondamentale, per Chigi, per sbloccare lo stallo sui centri in Albania, oggi deserti. Da parte sua, Kristersson si è detto “d’accordo con le idee italiane” in tema di migranti, impegnandosi ad “agire fermamente perché l’Europa faccia di più in questo campo”. Per Meloni, solo parole al miele: “Apprezzo veramente che l’Italia e personalmente Giorgia abbia un ruolo molto importante nel dibattito per mantenere il collegamento transatlantico in questi tempi di grande difficoltà”.