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 2025  febbraio 26 Mercoledì calendario

Mastella in Campania voleva Piantedosi ma va bene Fitto


Inossidabile, eterno come il sorriso sardonico che ha sulle labbra, Clemente Mastella prenota un posto al tavolo delle trattative del centrosinistra in Campania. L’arte di sopravvivere l’induce al sacrificio estremo, per la sua storia di democristiano: l’ipotesi di sostenere un candidato dei Cinque Stelle alle prossime Regionali.
Le cronache riportano grande cordialità con Roberto Fico. Sarà lui il candidato del centrosinistra post De Luca? È pronto a portargli acqua?
È possibile. Se vuoi vincere, devi realizzare una coalizione che tenga dentro tutti quelli alternativi al centrodestra. Viceversa, la partita si perde. Anche in una regione come la Campania, dove la destra è sempre stata più debole.
Lei, generosamente, darà il suo contributo.
A una condizione: bisogna rispettarsi. Tutti. A Fico e agli altri ho detto che il principio della coalizione deve valere sempre. Io non posso avere nella mia città, Benevento, il Pd e i 5 Stelle locali che mi rompono i coglioni tutto il tempo. Mi fa anche piacere, perché ho vinto già due volte contro di loro, ma è un controsenso politico. Se vi do una mano in Campania, mi dovete dare una mano a Benevento, smettiamo di farci la guerra.
Bene Fico, dunque. Ma fino a qualche giorno fa perorava la causa di una candidatura di Piantedosi in Campania. Col centrodestra.
Se si fosse candidato Piantedosi, l’ho sempre detto, con lui c’è un rapporto di amicizia tale che prescinde l’apparentamento politico. Ma lui non si candida, resta a fare il ministro ed è giusto così. Per il centrosinistra ho due consigli…
Siamo qui per raccogliere il suo verbo.
Primo, non mancare di rispetto a Vincenzo De Luca. Si aspetti il responso della Corte costituzionale sul terzo mandato. Anche per una questione di umanesimo.
Umanità?
Sì, umanità. Ci deve essere, tra chi partecipa alla stessa alleanza politica. Secondo: sul candidato presidente non può essere una partita solo tra Pd e 5 Stelle. E lo ripeto: non posso più accettare l’idea che dicano di essere alternativi a Mastella a Benevento e poi gli chiedano i voti in Campania. Con mia moglie ho votato financo il governo Conte. Sono mica diventato un coglione della politica?
Non dica così.
Sono da 50 anni nelle istituzioni repubblicane, sono nel Guinness dei primati, ho fatto un percorso. L’ultima volta che il centrosinistra ha vinto le elezioni in Italia, nel 2006, senza di me non ci sarebbe riuscito.
Non è che sia finita benissimo (Prodi cadde dopo le dimissioni dello stesso Mastella).
Vabbè, è finita male per centomila ragioni, non l’ho determinato io.
Crede davvero di essere decisivo in Campania?
Porto 200 mila voti. Senza il centro, sono problemi: io non voglio crearli, ma risolverli.
Se uno col suo fiuto si muove su Fico, significa che può farcela davvero.
Sul candidato vedremo, intanto – ripeto – aspettiamo la Corte costituzionale su De Luca. Sono disposto ad accettare qualsiasi persona, vedremo insieme. Di certo non sarò io, anche se potrei pure dire la mia, con l’esperienza che ho. Ma non me ne fotte niente, faccio volentieri il sindaco.
Come sono cambiati i tempi dal Vaffa Day, dalla Casta. Lei li odiava i Cinque Stelle, poco cordialmente ricambiato.
È la politica. Alla mia età, queste cose le ho superate. Non si può andare alle elezioni con un suicidio politico come quello che fece Enrico Letta, bisogna tenere assieme tutti i possibili e immaginabili.
Ha detto a Fico che è disposto ad aiutare sul lavoro organizzativo, per evitare una figuraccia come quella di Todde in Sardegna.
Che facciamo, si vince e non sanno neanche fare le liste? Posso dare una mano.
Sarà trasformista per tutta la vita?
Voglio ricordare che i 5 Stelle fecero l’accordo con la Lega, ora magari si ritroveranno con Salvini sulla politica estera. E il Pd non ha fatto lo stesso? Io magari sono stato trasformista a titolo individuale. Questi lo fanno in modo sistematico, da partito. Si sono ritrovati a fare l’alleanza con Berlusconi, con i 5 Stelle, con la Lega, con tutti, cazzo! Sono io il trasformismo in Italia? Che poi, alla fine, porto i voti per vincere le elezioni e questi vogliono sempre fottermi, ma tanto non ci riescono mai.