il Fatto Quotidiano, 26 febbraio 2025
Romania, il candidato alle presidenziali Călin Georgescu è stato fermato dalla polizia: dopo le elezioni annullate era ancora favorito
Il politico è attualmente sotto interrogatorio da parte della Procura generale e “a suo nome è stato emesso un mandato di arresto” Il candidato alle Presidenziali rumene, Călin Georgescu, è stato fermato dalla polizia locale per essere interrogato mentre si stava recando a depositare la propria candidatura alle prossime elezioni. Secondo quanto riferiscono i media del Paese, il politico è attualmente sotto interrogatorio da parte della Procura generale e “a suo nome è stato emesso un mandato di arresto“. Non è l’unico ad essere stato portato in procura dagli agenti, sempre secondo la stampa diverse persone sono state prelevate e interrogate, tra cui anche il suo ex caposcorta, il mercenario Horațiu Potra.
Il politico, che aveva vinto al primo turno delle elezioni presidenziali rumene prima che la Corte Costituzionale ne imponesse l’annullamento per presunte ingerenze russe in suo favore, è stato raggiunto da un mandato di arresto nell’ambito delle perquisizioni di mercoledì nei confronti di Potra e dei suoi familiari. Sono state svolte 47 perquisizioni nelle contee di Sibiu, Mureş, Timiş, Ilfov e Cluj. La Procura ha fatto sapere che le persone iscritte nel registro sono indagate a vario titolo per azioni contro l’ordine costituzionale, mancato rispetto del regime di armi e munizioni, svolgimento di operazioni con articoli pirotecnici senza autorizzazione, incitamento all’odio pubblico, costituzione di un’organizzazione fascista, razzista o xenofoba, costituzione di un’organizzazione con carattere antisemita e falsificazione della dichiarazione sui finanziamenti elettorali.
Immediata la reazione dei politici vicini al candidato indipendente. Il leader George Simion di Alleanza per l’Unità dei Romeni e i suoi parlamentari hanno già annunciato che si recheranno di fronte alla procura per chiedere “spiegazioni” in merito al fermo di Georgescu: “Nel contesto dei recenti eventi, tutti i parlamentari dell’AUR si stanno ora rivolgendo alla Procura, compreso il presidente dell’AUR George Simion, per chiedere spiegazioni”, ha comunicato il partito. Il leader di AUR ha poi aggiunto che Georgescu ha quasi ultimato la raccolta dei documenti per presentare la sua candidatura alle nuove Presidenziali, precisando anche che l’arrivo dei parlamentari davanti alla Procura non rappresenta un ostacolo alla giustizia e che, in quanto parlamentare, può “mettere in discussione l’operato delle istituzioni”.
Anche dalla pagina ufficiale del leader politico arrestato, il suo team della comunicazione ricostruisce cosa è avvenuto e conferma che Georgescu stava andando a presentare la propria candidatura prima di essere fermato per strada dalla polizia: “Călin Georgescu stava per presentare la sua nuova candidatura alla presidenza – si legge – Da 30 minuti il sistema lo ha fermato nel traffico ed è stato portato alla Procura Generale! Dov’è la democrazia, dove sono i partner che devono difendere la democrazia?”.
Intanto vanno avanti anche le perquisizioni nei locali dell’ex caposcorta di Georgescu, Potra, mercenario condannato nel 2011 a due anni di prigione per aver dato vita a un gruppo paramilitare, oltre a essere stato a capo di una compagnia che si occupava di spedire mercenari in Congo e ritenuto vicino alla Wagner. Gli investigatori hanno trovato una cassaforte con 900mila euro nascosta nel pavimento della sua casa, secondo quanto scrivono alcuni media rumeni.