Avvenire, 25 febbraio 2025
L’evoluzione di Padreblog e dei preti che lo animano
Calata in un ambiente di per sé orientato al cambiamento, anche la missione digitale racconta significative evoluzioni al suo interno: talvolta osservabili confrontando un soggetto con un altro, e talvolta anche considerando come uno stesso soggetto è andato modificandosi nel tempo. È questo il caso di Padreblog, sito sorto nella diocesi di Versailles nel lontano 2007 e cresciuto in popolarità e in account sulle varie piattaforme mutando, nel frattempo, gli autori e anche i contenuti.
I “padri fondatori” sono stati Pierre Amar, Pierre-Hervé Grosjean e Guillaume Seguin. Si ponevano sulla frontiera, se non in trincea: volevano essere «la voce schietta, diretta e adeguata di alcuni sacerdoti sull’attualità»; voce fedele di Chiesa tra le tante, «ma diversa, forse perché incarnata nelle parole di sacerdoti impegnati sul campo», riferisce La Croix in un articolo di diversi anni dopo, sottolineando che probabilmente, all’epoca, «la comunicazione istituzionale della Chiesa non sembrava loro sufficientemente efficace».
Uno di essi in particolare, l’abbé Grosjean, è divenuto molto popolare (vedi l’intervista data, nel 2017, a Matteo Matzuzzi per Il Foglio): invitato nei talk-show televisivi francesi, autore di libri, al momento ha degli account personali su Facebook e Instagram, anche se alle accresciute responsabilità in diocesi è corrisposto un rallentamento dell’attività online. Sul canale YouTube di Padreblog un suo video di otto anni fa su «come confessarsi» figura tuttora, con 100mila visualizzazioni, tra i più cliccati.
Nel 2020 un primo passaggio di consegne: ai tre sacerdoti originari subentrano Jean-Baptiste Bienvenu, Grégoire Sabatié-Garat e Jean-Baptiste Siboulet, tutti trentenni come lo erano a suo tempo i loro predecessori. Padre Bienvenu, della comunità dell’Emmanuel, è il responsabile e il coordinatore, e difatti è tuttora nell’équipe, mentre gli altri due sono stati avvicendati dai confratelli nel presbiterio versagliese Louis Thomazo e Christophe Hédon. Si orientano diversamente anche i contenuti, con l’attualità che cede spazio alla formazione e all’accompagnamento spirituale, immaginando in questo modo di rispondere meglio ai bisogni dei millennial.
Oggi i follower di Padreblog sono arrivati a ben 575mila su TikTok, 170mila su Facebook, 129mila su YouTube, 99mila su Instagram. Mentre si diradano i filmati di maggior durata, gli account vengono alimentati quotidianamente con video brevi, dove i sacerdoti appaiono sul pulpito, in abiti liturgici: cliccatissimo, sia su Instagram (5,7 milioni di volte), sia su TikTok (2,3 milioni di volte), quello, di oltre un anno fa, che il giovanissimo patrologo p. Thomazo dedica alla «vera felicità». Essa, dice con un’ottima oratoria, non si trova nel possedere ma nell’abbandonarsi, non nell’apparire ma nell’essere, non nell’accumulare beni ma nella relazione. «La società mente, la vera felicità è a portata di mano, esiste: che cosa aspetti a viverla?».