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 2025  febbraio 25 Martedì calendario

Il governo vuole riportare nel calcio gli spot del gioco d’azzardo. Ma per Meloni era una follia

Per il ministro dello Sport Abodi la distinzione chiave è quella tra legale e illegale. M5S: «Passo indietro vergognoso»
Chissà se hanno avvisato Giorgia Meloni che la pubblicità di giochi e scommesse è pronta a tornare sui campi di calcio. Lei che qualche anno fa, dall’opposizione, si scagliava contro un’idea simile definendola «una follia». Ora, invece, la premier tace, mentre si va verso il via libera della commissione Cultura del Senato all’Affare sulle prospettive di riforma del calcio italiano, lo strumento scelto per superare il divieto previsto dal decreto Dignità del 2018.
In quel provvedimento, si vietava qualsiasi forma di pubblicità relativa a «giochi o scommesse con vincite di denaro», su «qualunque mezzo», incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, oltre alle trasmissioni tv e radiofoniche, alla stampa, affissioni e internet. Ora l’atto parlamentare chiede all’esecutivo di «valutare la modifica del vigente divieto» per lo sport. Per il ministro Andrea Abodi la distinzione chiave è quella tra legale e illegale. Il divieto, quindi, verrebbe meno solo per i concessionari autorizzati dall’Agenzia dei Monopoli. In questo modo la pubblicità del betting potrà tornare sui banner e la cartellonistica negli impianti sportivi.
«Un passo indietro vergognoso, un inchino alla potentissima lobby dell’azzardo, a discapito di milioni di cittadini, soprattutto giovani, che verranno ancora più bombardati da pubblicità tossiche mentre guardano una partita», attacca il capogruppo M5S in commissione cultura al Senato Luca Pirondini. Che ricorda le parole di Meloni del 2015 in un’intervista tv, in cui la premier diceva: «Siccome c’è un mercato legale, bisogna far crescere il mercato legale? È una follia». Dieci anni dopo, a quanto pare, non lo è più. «Ci dica la verità, lei e il ministro Abodi chi state rappresentando? – insiste Pirondini – I cittadini o i club multimilionari di calcio e le società di scommesse?».