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 2025  febbraio 23 Domenica calendario

Valle Camonica, scavano per costruire la piscina comunale ma spunta uno scheletro con migliaia di anni.

Le ossa disposte in posizione fetale, senza corredo funebre e senza altri resti umani intorno. Forse appartenevano ad un guerriero. Sarà la Soprintendenza a fare luce sull’importante scoperta che può aggiungere un tassello importante alla storia della Valcamonica, terra di incisioni rupestri. Appartengono a un antico camuno e risalgono a migliaia di anni fa i resti dello scheletro trovato a Breno , in Valcamonica (patrimonio mondale Unesco per le preziosissime incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo apparse tra il Paleolitico e l’età del Ferro) durante gli scavi per costruire la nuova piscina comunale. Nei giorni scorsi, quando i lavori per la rimozione della terra erano ormai a buon punto, insieme a massi e rocce sono spuntate le ossa, quasi irriconoscibili, di un cadavere che le primissime analisi di un archeologo hanno indicato come rannicchiato in posizione fetale; è stato ritrovato a circa otto metri di profondità dal livello del terreno ricoperto da materiale alluvionale. 
«Dopo il sopralluogo del funzionario archeologo della Soprintendenza – spiega il sindaco Alessandro Panteghini – sono intervenuti gli antropologi che, dopo aver esaminato il caso, hanno proceduto al recupero per il successivo studio. Dopo la rimozione dei resti, i lavori hanno potuto riprendere regolarmente». Un elemento su cui gli studiosi si concentreranno è che accanto allo scheletro non c’era nessun corredo funebre: era morto da solo? Era stato ucciso e abbandonato nei campi oppure soltanto coperto da un sottile strato di terra? Interrogativi a cui si cercherà di dare una risposta, sapendo che lo scheletro potrebbe aggiungere un tassello alla storia della valle Camonica che fu abitata sin dal Paleolitico, 8000 anni prima di Cristo.